Ancora una volta si rinnova per il 21esimo anno consecutivo l’appuntamento con il “Miracolo di Natale”, organizzato dal celebre presentatore televisivo Gennaro Longobardi in collaborazione con la Caritas Diocesana. Tra le novità di quest’anno la partecipazione non solo di Cagliari ma di altri 10 altri comuni sparsi nell’isola. L’appuntamento è per il 18 dicembre Dalle 9 alle 21. Ecco i comuni interessati: Cagliari, Selargius, Bosa, Domusnovas, Guasila, Iglesias, Monserrato, Porto, Torres, Cagliari e Villacidro.

Ad assicurare che tutto vada a buon fine ci saranno i ragazzi del servizio civile. Saranno raccolti prodotti alimentari, farmaci, alimenti per infanzia, giocattoli. Quando si compirà il miracolo (dopo le 21) la merce sarà portata al Centro diocesano, alle parrocchie e alle associazioni di volontariato. L’anno scorso, nonostante il maltempo, sono state raccolte circa 15 tonnellate di prodotti.

«Preferirei che questo evento non si ripetesse più – ha detto Gennaro Longobardi – perché significherebbe che non ci sono più poveri, invece la povertà è in costante aumento. Quest’anno mi aspetto di superare i numeri raggiunti nella scorsa edizione. Sono ottimista. L’unione delle persone di buona volontà è un messaggio importante. Il popolo sardo è diviso su tante cose, ma quando si parla di solidarietà, dà il meglio di sè. I sardi sono uniti nella generosità».

«La partecipazione di tanta gente a questo evento – ha spiegato don Marco Lai – dimostra che c’è una crescita di civiltà non indifferente in nome del bene comune. Si tratta di difendere la dignità dei più deboli in un periodo storico che vede l’aumento delle disuguaglianze». Alla conferenza di presentazione era presente anche il responsabile del Centro Caritas di via Po , Antonello Atzeni.

Per 13 anni ha conosciuto solo il freddo dell’inverno, il sole cocente d’estate e il silenzio di un cortile desolato. Nonno Rex, un cane di 13 anni, ha trascorso la sua vita legato a una catena, “a guardia del nulla”. Oggi è finalmente libero, accolto al rifugio L.I.D.A. di Olbia, ma porta sul corpo e nell’anima i segni di una sofferenza lunga una vita.

Le sue condizioni parlano da sole: zampe malferme, un rigonfiamento sospetto sotto l’addome, un occhio gonfio e pronto a cedere, ossa sporgenti sotto un pelo arruffato e sporco. “Quando è arrivato – raccontano le volontarie – si è avventato su una ciotola di crocchette per cuccioli come se non vedesse cibo da mesi. Era disperato dalla fame. Vederlo così ci ha spezzato il cuore”. Per le volontarie, la sua storia deve diventare un messaggio chiaro: “Tenere un cane alla catena è una crudeltà inutile. Non dà sicurezza, non porta beneficio, toglie solo dignità e vita giorno dopo giorno”.

Ora Nonno Rex ha bisogno di cure: esami completi, terapie del dolore, valutazioni veterinarie per la massa e per l’occhio, oltre a un piano nutrizionale delicato che gli permetta di recuperare senza rischi. “Gli restituiremo dignità, attenzioni e amore. Se sarà possibile, cercheremo per lui un’adozione speciale, e se non lo sarà, resterà con noi, al sicuro, fino all’ultimo giorno”, assicurano dal rifugio.

Il percorso di guarigione sarà lungo e costoso. Per questo l’associazione lancia un appello: servono fondi per le spese veterinarie, cibo adatto alla sua ripresa e il sostegno di chiunque voglia contribuire. “Ogni gesto conta: una donazione, un pacco di crocchette, anche solo una condivisione della sua storia. Rex ha già sofferto abbastanza: ora merita solo amore”.

Chi volesse aiutare può contattare L.I.D.A. Olbia al numero 3334312878 o via mail all’indirizzo [email protected]. Informazioni su donazioni e aiuti sono disponibili sul sito ufficiale www.lidasezolbia.it.