Sono riniziate questa mattina presto le ricerche di una donna dispersa in località Terresoli, Santadi. La signora si chiama Maria Molino e ha 83 anni. La sua scomparsa risale a giovedì 24 novembre, quando la donna si è allontanata da casa per raccogliere un po’ di legna.

Allertata dalla Prefettura di Cagliari sulla base dell’attivazione del Piano Provinciale per la ricerca delle persone scomparse, la centrale operativa del Soccorso Alpino e Speleologico ha immediatamente inviato sul campo una prima squadra di tecnici che ha preso parte alle ricerche avviate giovedì dai Carabinieri della Compagnia di Santadi e dal personale dei Vigili del Fuoco.

Sul campo anche il personale dell’Agenzia Forestas, volontari del paese e il personale dell’Aeronautica militare impegnato in una ricerca aerea nella zona oggetto di indagine, con due tecnici del Soccorso Alpino a bordo dell’elicottero AB 212 dell’80° Centro Combat SAR (Search and Rescue) di Decimomannu, appartenente al 15° Stormo di Cervia.

Le ricerche sono andate avanti per tutta la giornata di ieri con 25 tecnici provenienti dalle stazioni Alpine e Speleologiche di Iglesias, Cagliari e Medio Campidano, più una unità cinofila da ricerca di superficie, impegnati nella perlustrazione delle aree rurali della località Terresoli, limitrofe all’abitazione della dispersa, riportando purtroppo esito negativo.

I tecnici del soccorso alpino, gli unici rimasti in ricerca nella notte con il buio, hanno ripreso le ricerche stamattina alle 7:00 presso il Centro di Coordinamento allestito in una struttura pubblica messa a disposizione dall’amministrazione comunale.

Nel weekend scorso, le acque del Golfo dell’Asinara e del Canyon di Castelsardo, tra Sardegna e Corsica, hanno offerto uno spettacolo raro: l’avvistamento di capodogli, grampi e stenelle striate, tutte specie protette.

Tra i capodogli osservati c’era Ganimede, già visto dai biologi 13 anni fa nel Canyon di Caprera, intento a nutrirsi insieme ad altri due esemplari. Poco dopo, i ricercatori hanno incontrato anche un gruppo di grampi, delfini pelagici poco comuni, mentre le stenelle striate hanno accompagnato l’imbarcazione per quasi tutta l’esplorazione.

A confermare gli avvistamenti è stata l’équipe di Sea Me Sardinia, che monitora il tratto di mare con il progetto “I Cetacei del Canyon di Castelsardo”, usando un idrofono per rilevare i cetacei prima di osservarli direttamente.