Dopo anni di assenza, sono tornati e lo hanno fatto in grande stile: i Giochi della Gioventù hanno riacceso la passione sportiva tra i banchi di scuola e portato oltre 2.500 studenti da tutta Italia allo Stadio Olimpico di Roma, cuore pulsante dell’evento conclusivo, che si è svolto il 26 e 27 maggio.

A scrivere una delle pagine più emozionanti di questa prima edizione dei Nuovi Giochi della Gioventù è stata proprio la Sardegna, rappresentata da 62 studenti e studentesse provenienti da diverse scuole dell’isola: Convitto Nazionale di Cagliari, I.C. Santa Caterina, I.C. Dolianova, I.C. Gramsci Rodari di Sestu, I.C. Oristano 3/4 e Oristano 1/2, I.C. Alghero 2 e I.C. Pertini Biasi di Sassari. Una squadra coordinata con cura e dedizione dall’Ufficio Educazione Fisica e Sportiva dell’Ufficio Scolastico Regionale.
L’atmosfera allo stadio romano è stata carica di emozione: una vera festa dello sport scolastico, tra sorrisi, applausi e selfie. Dopo le prove di atletica leggera, il giorno seguente è stato aperto dalla sfilata delle delegazioni regionali sotto gli occhi compiaciuti del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e del Presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma.

La Sardegna si è distinta con una prestazione eccezionale nella gara di staffetta, portando a casa una vittoria che premia non solo la preparazione atletica, ma anche lo spirito di squadra e l’impegno collettivo. Una conquista che assume un significato ancora più grande in una manifestazione così simbolica, tornata dopo decenni a valorizzare il ruolo educativo e formativo dello sport tra i più giovani.
L’Emilia-Romagna si è aggiudicata il primo posto complessivo, ma la Sardegna ha lasciato il segno, dimostrando che anche da una terra apparentemente lontana dai grandi centri sportivi, possono arrivare risultati eccellenti, costruiti grazie alla sinergia tra scuola, territorio e passione sportiva.
Il ritorno dei Giochi della Gioventù rappresenta un’opportunità importante per rilanciare in tutta Italia, e anche in Sardegna, il valore dello sport come strumento di crescita, inclusione e benessere. E i nostri giovani atleti l’hanno capito alla perfezione, onorando l’isola con energia, rispetto e orgoglio.
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