Nella mezza mattinata di oggi è stato presentato, nel cuore metropolitano di Cagliari, all’interno del Comando Provinciale dei Carabinieri, il calendario storico 2018 dell’Arma dei Carabinieri.

L’iconico calendario anno dopo anno si distingue, per la gioia dei tanti collezionisti di settore, nella scelta di un tema portante che unifica l’avvicendamento dei mesi dell’anno. In quest’ultima edizione del 2018 “viene reso omaggio alle missioni e al lavoro all’estero dell’Arma. Nel calendario sono riportate opere di artisti stranieri da tutto il mondo che ritraggono interventi dei carabinieri in diversi ambiti, riprendendo i valori dell’Arma” illustra il Comandante Provinciale Luca Mennitti.

Il calendario vuole essere un memoriale delle opere particolarmente significative dell’Arma. Ricordiamo che la prima missione estera si svolse durante la Guerra di Crimea, quando nell’aprile del 1855, un contingente dell’Arma raggiunse le forze armate impegnate al fronte.

Le tavole che accompagnano le opere degli autori internazionali sono interpretate dall’artista Ugo Nespolo arricchita dalla presentazione del critico d’arte Philippe Louis Daverio, carabiniere emerito e l’introduzione di Bartolomeo Pietro Marchi, direttore di MAXXI Arte, (Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo).

Tra i valori cari all’Arma, attenzione prioritaria viene dedicata al tema ambientale cui è dedicata la tavola introduttiva, quella di Gennaio, con riferimento al Corpo forestale Italiano ormai parte integrante dell’arma dei Carabinieri. Particolarmente suggestiva la tavola artistica dedicata all’emergenza multiculturale ed ai storici valori di integrazione, dedicata al mese di aprile. Presentata anche l’agenda 2018, dedicata allo sport e in particolar modo ai campioni appartenenti al corpo che hanno tenuto alto il vessillo dell’Arma. Ha collaborato alla realizzazione dell’agenda il noto giornalista sportivo Gianni Mura, affettivamente legato all’arma perché figlio di un carabiniere.

Nel weekend scorso, le acque del Golfo dell’Asinara e del Canyon di Castelsardo, tra Sardegna e Corsica, hanno offerto uno spettacolo raro: l’avvistamento di capodogli, grampi e stenelle striate, tutte specie protette.

Tra i capodogli osservati c’era Ganimede, già visto dai biologi 13 anni fa nel Canyon di Caprera, intento a nutrirsi insieme ad altri due esemplari. Poco dopo, i ricercatori hanno incontrato anche un gruppo di grampi, delfini pelagici poco comuni, mentre le stenelle striate hanno accompagnato l’imbarcazione per quasi tutta l’esplorazione.

A confermare gli avvistamenti è stata l’équipe di Sea Me Sardinia, che monitora il tratto di mare con il progetto “I Cetacei del Canyon di Castelsardo”, usando un idrofono per rilevare i cetacei prima di osservarli direttamente.