Usavano una piattaforma di instant messaging criptata molto famosa per condividere una grande quantità di materiale pedopornografico. La Polizia di Stato di Trento ha smantellato una vera e propria rete di pedofili. Dieci persone sono finite in manette dopo le indagini svolte in 13 regioni italiane, Sardegna compresa. 47 le perquisizioni.

Le indagini sono iniziate dall’arresto di un 38enne dell’Alto Adige nel febbraio 2016, trovato in possesso di 4 terabyte di materiale pedopornografico. Nella rubrica dell’uomo, che utilizzava con una frequenza insolita la piattaforma di instant messaging, una quantità di contatti enorme, praticamente in tutta Italia: Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna.

Una scena agghiacciante è avvenuta ieri pomeriggio negli uffici comunali di Mores, dove una donna di 54 anni è stata arrestata per tentato omicidio. La donna, visibilmente alterata, si era recata al Municipio per discutere dell’interruzione dell’assistenza domiciliare.

Quando le sue richieste non sono state soddisfatte, la situazione è degenerata rapidamente. La donna ha iniziato a inveire contro il personale presente e, in un momento di follia, ha estratto un coltello da cucina con una lama lunga 33 centimetri, minacciando di usarlo contro un’assistente sociale.

Gli agenti della polizia locale e un funzionario comunale hanno tentato di fermarla, ma sono stati anch’essi aggrediti durante il violento episodio.

Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, la donna è stata arrestata e ora dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio. Un evento scioccante che ha sconvolto l’intera comunità locale.