Si conclude oggi la terza edizione di “Ottobre in laguna, festa della Laguna di Santa Gilla“, evento organizzato dalla Società Cooperativa Consorzio Ittico Santa Gilla con il contributo del Comune di Cagliari e la partecipazione di Gac Sardegna orientale, Legambiente e Puliamo il mondo. Un ricco programma che è partito sabato 7 e si concluderà oggi, domenica 22 ottobre.

Si potranno effettuare visite guidate in barca (con un contributo di 3 euro) per scoprire la laguna e i suoi frutti, come ad esempio gli allevamenti di mitili (cozze, vongole, arselle, ostriche), escursioni  dimostrative, percorsi in bici, animazione per bambini, degustazioni di prodotti tipici della laguna (con un contributo di 7 euro).  Per queste ultime, saranno allestiti dei gazebo con 1000 posti a sedere e i tempi di attesa saranno ottimizzati. Nel pomeriggio, a bordo stagno, spazio alla cultura con poesie e racconti su Santa Gilla e i suoi pescatori che hanno contribuito (e continuano a farlo ) alla storia e tradizione marina di Cagliari.

Foto di Gian Luigi Nieddu

«Occorre valorizzare e riqualificare un luogo di Cagliari antichissimo, che presenta una biodiversità tra le più importanti d’Europa  – ha detto l’assessora al Turismo Marzia Cilloccu – Un luogo che dà lavoro a tanta gente e offre scorci bellissimi. Bisogna dunque rilanciare l’area anche in chiave turistica». Emanuele Orsatti, presidente del Consorzio Ittico Santa Gilla, ha sottolineato l’importanza di far conoscere la laguna ai tanti cagliaritani che ne sanno ancora poco. «Questa manifestazione è anche l’occasione per festeggiare insieme ai cittadini il mantenimento del nostro posto di lavoro, a rischio dopo i fatti della Fluorsid». I rilevamenti dell’Arpas hanno confermato la totale assenza di inquinamento dell’area e quindi la genuinità dei prodotti ittici lì allevati. L’anno prossimo, inoltre, saranno messe in commercio anche le ostriche di Santa Gilla.

Qui il programma :

Un tuffo che non è passato inosservato. Ieri  alcune turiste hanno deciso di ignorare le regole e le recinzioni del Ponte della Pace, lanciandosi nel fiume Temo… in topless.

Il video dell’impresa, subito diventato virale sui social, ha provocato reazioni contrastanti: da un lato stupore e curiosità, dall’altro polemiche e critiche da parte dei bosani, che hanno definito il gesto irrispettoso nei confronti della città e dei suoi spazi pubblici.

L’episodio riporta al centro la questione del comportamento dei turisti e del rispetto dei luoghi simbolo durante l’alta stagione, suscitando dibattiti tra chi condanna l’esibizione e chi la vede come un semplice atto goliardico.