Un forte rumore poco dopo il decollo, all’altezza della Sella del Diavolo, poi una sensazione di disequilibrio a bordo. Nel volo Alitalia partito da Cagliari alle 13.15 e diretto a Milano Linate, in molti hanno temuto il peggio.

Il comandante, dopo aver riscontrato che il motore destro era in avaria, è stato costretto ad un atterraggio di emergenza, dopo che per qualche minuto ha cercato di svuotare i serbatoi dal carburante. Alle 14, finalmente, l’atterraggio di nuovo nella pista dell’aeroporto di Elmas.

Per fortuna nessuno fra i 173 passeggeri e i sei dell’equipaggio hanno riportato ferite.

In seguito all’emergenza, il traffico aereo su Cagliari è stato vietato per quaranta minuti e gli arrivi dei voli da Torino e da Londra, previsti su Elmas, sono stati dirottati su Olbia.

La situazione è tornata alla normalità alle 14.10

Il sindaco Massimo Zedda è intervenuto in merito alle polemiche seguite alla manifestazione di sabato e alle dichiarazioni del segretario provinciale dell’UGL di Cagliari, Andrea Geraldo.

In una nota, il primo cittadino ha voluto chiarire la propria posizione e respingere con decisione le accuse ricevute: «La libertà di espressione e il diritto a manifestare lo si è ottenuto nel ’45, quando hanno prevalso la libertà e la democrazia. Se avessero vinto loro, i fascisti, saremmo in carcere, da innocenti, se non peggio, nei campi di concentramento — questo parafrasando Vittorio Foa, antifascista, ebreo, partigiano, azionista, socialista eletto parlamentare da indipendente nel PCI. I provocatori e gli atti violenti vanno sempre stigmatizzati e condannati. Come queste parole, le uniche da me rilasciate, possano incitare alla violenza, lo sa solo il segretario UGL Cagliari, Andrea Geraldo. Riguardo alle sue gravissime affermazioni, non appena possibile, con il mio difensore, introdurremo le iniziative giudiziarie ritenute più opportune».

Le dichiarazioni del sindaco arrivano dopo le critiche mosse dal segretario UGL, che aveva interpretato alcuni passaggi del suo intervento come un incitamento alla violenza politica. Zedda ha ribadito invece il valore della libertà democratica e della condanna di ogni forma di provocazione e violenza, sottolineando la volontà di procedere per vie legali in risposta alle accuse.