Era appena sbarcato a Cagliari dalla nave proveniente da Civitavecchia, quando è stato fermato dai carabinieri per una perquisizione. Nel suo trolley Salim Mouesi, algerino di 21 anni celibe e disoccupato, aveva 251 banconote da 20 euro poi risultate false.

I carabinieri lo hanno perquisito dopo che uno di loro ha riconosciuto il giovane algerino come uno dei migranti sbarcati nelle settimane precedenti sulle coste del Sulcis. Per verificare la qualità delle banconote i carabinieri hanno fatto una prova in un bar cagliaritano. Lo stesso barista non è stato capace di riconoscere la banconota usata dai carabinieri per pagare il caffè. Il denaro falso sarebbe quindi finito inevitabilmente in circolazione.

I carabinieri della Compagnia di Cortoghiana con le banconote sequestrate

Salim Mouesi non ha saputo spiegare la provenienza delle banconote false ed è stato quindi arrestato per detenzione per la spendita di monete false. Oggi sarà giudicato per direttissima dal Tribunale di Cagliari.

Un grave incidente domestico ha coinvolto un uomo di circa 70 anni, ricoverato in condizioni critiche dopo aver ingerito accidentalmente del brillantante per lavastoviglie. La sostanza era stata erroneamente conservata in frigorifero, scambiata con una comune bevanda.

L’episodio si è verificato nella mattinata odierna. L’uomo, nonostante i forti dolori alla trachea e allo stomaco, è riuscito ad arrivare cosciente al pronto soccorso dell’ospedale di Sassari, dove ha raccontato quanto accaduto. I medici, resisi immediatamente conto della gravità della situazione, lo hanno trasferito con urgenza nel reparto di rianimazione.

Attualmente si trova sedato e intubato, con gravi lesioni interne provocate dalle sostanze chimiche e corrosive presenti nel brillantante, un prodotto altamente tossico se ingerito. Questi composti, infatti, possono causare ustioni e infiammazioni alle mucose, danneggiando gravemente il cavo orale, l’esofago e lo stomaco. Le condizioni del paziente sono monitorate dal personale medico. La prognosi rimane riservata.