I cani “eroi” della Guardia di Finanza incontrano i bimbi dell’ospedale Microcitemico di Cagliari (VIDEO)
In occasione del 243° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, le Fiamme Gialle del Comando regionale della Sardegna hanno fatto visita ai bambini ricoverati all’ospedale Microcitemico di Cagliari, per condividere anche con loro questa giornata di festa. I piccoli
In occasione del 243° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, le Fiamme Gialle del Comando regionale della Sardegna hanno fatto visita ai bambini ricoverati all’ospedale Microcitemico di Cagliari, per condividere anche con loro questa giornata di festa.
I piccoli pazienti hanno assistito ad una dimostrazione dal vivo di come operano i cani antidroga dell’unità cinofila e hanno avuto modo di interagire con loro. Hanno poi ricevuto i gadget recanti il “Finzy” , il grifone simbolo della Guardia di Finanza.
Il Comandante Generale regionale Bruno Bartoloni ha sottolineato il ruolo sociale del Corpo a sostegno dei cittadini più bisognosi. Sono stati proiettati due video: il primo ha mostrato l’addestramento dei cani dell’unità cinofila e il secondo un sunto di come opera il Corpo. Bartoloni è stato ricevuto dal Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Brotzu, Graziella Pintus, dal Direttore sanitario dello stesso, Vinicio Atzeni e dal Direttore sanitario del Microcitemico, Gabriella Nardi.
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Chico Forti torna in Italia, Zuncheddu: “Molto felice per lui, deluso dalle istituzioni”
Zuncheddu non ha nascosto la sua delusione sulla differenza di trattamento a lui riservato dalle istituzioni.
Beniamino Zuncheddu ha commentato la notizia del rientro in Italia di Chico Forti.
“Beniamino Zuncheddu ha a cuore la sorte e i diritti di tutti i detenuti, quindi è molto felice che Enrico Forti abbia ottenuto di scontare la sua condanna in Italia e che le istituzioni si siano prodigate per favorire che ciò accadesse” ha detto il suo avvocato Mauro Trogu.
“Non nasconde però la sua delusione per essere stato totalmente ignorato da quelle stesse istituzioni che sembrano guardare più a ciò che accade nei tribunali esteri che non a come viene amministrata la giustizia in Italia, e non si sono accorte della sua assoluzione con formula piena (per non aver commesso il fatto) dopo quasi 33 anni di carcerazione” ha poi aggiunto il legale.
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