Circolava in zona quartiere Europeo guidando uno scooter senza casco: per questo motivo a un 20enne di Quartu Sant’Elena è stato intimato dagli agenti della Municipale di Cagliari di fermarsi. Il giovane, poi risultato pluripregiudicato, è scappato tra le vie Vienna, viale Marconi e via Parigi dove, per sfuggire al controllo, ha speronato uno dei poliziotti. L’episodio è avvenuto lunedì 15 maggio. Durante l’inseguimento il giovane ha percorso tutte le strade contromano, creando grande pericolo agli altri veicoli. Giunto ormai alle strette ha effettuato un’inversione di marcia e ha abbandonato il motociclo dentro una cunetta. Per cercare di sottrarsi ai vigili ha lanciato con violenza un grosso sasso contro uno degli agenti che riusciva a schivare il colpo. Il ragazzo ha provato a scappare a piedi ma è stato rintracciato poco dopo. Il motociclo che guidava è risultato rubato due giorni prima.

La Sardegna, si sa, ha una grande tradizione nella produzione dei coltelli. “Sa leppa” – questo il nome comune – è un oggetto che ogni sardo che si rispetti possiede e usa per affettare le migliori prelibatezze nostrane.

I paesi con maggiore tradizione nella produzione sono senza dubbio Pattada, Santu Lussurgiu e Arbus. Quello che molti non sanno è che in quest’ultimo comune si trova il coltello più pesante, e fino a pochi anni fa anche più grande, del mondo.

Il merito è tutto di un grande amante ed esperto di coltelli del posto, Paolo Pusceddu, che proprio ad Arbus ha dato vita al “Museo del coltello”, dove sono custodite tutte le arburesi più belle. L'”Arburesa” più grande si trova al centro di questo museo ed è stata costruita da Pusceddu negli anni ’90. È lunga 4,85 metri e pesa la bellezza di 295 chili.

Nel 1996 è entrata nel Guinnes dei primati come il coltello a serramanico più grande e pesante del mondo, ma da qualche anno il primato del più grande (ma non del più pesante) è stato “scippato” da un altro coltello sardo, la “Pattadesa” di 5,65 metri costruita dall’artigiano gallurese Gianmario Tedde.