Nella foto, comparsa ieri mattina nel profilo Instagram di Concita de Gregorio, appare Massimo Zedda a Palazzo Bacaredda nel momento in cui viene “microfonato” dagli operatori Rai. Il sindaco prenderà parte alla trasmissione “Fuori Roma”, programma di Concita De Gregorio dedicato alla politica delle città raccontata dalle stesse città. Il viaggio per l’Italia della giornalista, che mira a raccontare l’origine del potere di ogni colore politico, dall’M5S alla Lega passando per le liste civiche, è ricominciato da Torino lo scorso marzo, con una rara intervista al sindaco Chiara Appendino. Proseguendo poi con Riccione, Bari, Livorno, Cagliari, Monfalcone e altre due città.

L’obiettivo è quello, in un momento di difficoltà dei talk show, di raccontare la politica lontano dai palazzi, cercando di anticipare, attraverso gli amministratori locali di oggi, un ritratto della classe politica nazionale di domani. «Ogni puntata – ha detto De Gregorio – è un docufilm, il frutto di un grande lavoro corale. Io di chi mi governa voglio sapere la storia, conoscere la famiglia. È il giornalismo di relazione che ho imparato a fare 30 anni fa. Un giornalismo di prossimità, che cerca di scoprire cosa c’è dietro a chi governa una città». Il programma nella scorsa edizione è andato bene da subito, con un nocciolo duro di 1 milione di telespettatori e picchi del 6% di share.

Appuntamento con la nostra città lunedì 15 maggio su RaiTre alle 23.10.

Si tratta di una vasta famiglia di insettini che annoverano migliaia di specie, la cui principale è rappresentata dalle aphrophoridae, dette anche “sputacchine vere”. Alcune specie sono comunissime anche in Sardegna, ed è facile scorgere le schiumette “bavose” prodotte dalle neanidi e ninfe (stadi giovanili di sviluppo degli insetti) attaccate agli steli e sulle foglie di piante erbacee, fra cui il cisto, anche ai margini del bosco.

Foto Cristian Mascia (AFNI Sardegna)

Questa particolarissima schiuma biancastra serve a proteggere e nascondere l’insettino dai predatori e proteggerlo dall’evaporazione anche in condizioni di forte esposizione al sole. “Sputacchine” fa quindi riferimento alla schiumetta, fissata negli steli delle piante in cui vivono immerse queste minuscole creature, in una massa schiumosa simile alla saliva di uno sputo.

Foto Cristian Mascia (AFNI Sardegna)

Questa famiglia di insetti ha un’ampia distribuzione. In Europa alcune specie sono comunissime ed è facile individuare le masse schiumose, prodotte dalle neanidi, attaccate agli steli e sulle foglie di piante erbacee, fra cui molte di interesse agricolo.