Lo avevano accusato del delitto peggiore che si possa immaginare, l’omicidio del figlio, un neonato morto dopo soli 16 giorni di vita. Un cuoco di 43 anni è stato assolto oggi dai giudici della Corte d’Assise di Cagliari. A causare la morte del piccolo, secondo i periti, potrebbe essere stata la mancata somministrazione della vitamina K subito dopo il parto, una pratica ospedaliera precauzionale che serve ad evitare emorragie nei neonati.

È stato lo stesso pubblico ministero Danilo Tronci a chiedere l’assoluzione dell’uomo. Inizialmente gli inquirenti avevano ipotizzato che a uccidere il bambino fosse stata la Sindrome del bambino scosso, cioè l’aver subito da parte di un genitore lo scuotimento, una pratica che spesso causa nei neonati emorragie fatali. La morte del bimbo risale al giugno 2013, quando, arrivato già esanime alla Clinica Macciotta non fu possibile salvarlo. Era stato il padre, che si trovava con lui in casa, a chiamare il 118 dopo aver cercato di rianimarlo.

Nella notte un ordigno rudimentale è esploso davanti al Postamat di Tinnura, in via Nazionale. L’esplosione ha distrutto l’apparecchio e danneggiato un’auto vicina, ma la cassaforte ha resistito, costringendo i malviventi alla fuga senza bottino.

Sul posto sono intervenute subito le forze dell’ordine. Le indagini sono in corso, con l’analisi delle telecamere di sorveglianza e la raccolta di testimonianze.

L’episodio ha scosso il paese, dove simili gesti sono ritenuti estranei alla comunità.