La Coppa Rettore tira il fiato e concede un turno di riposo per la festività pasquali. La prima parte di stagione si è conclusa con le gare della settima giornata, turno che si concluderà il prossimo 24 aprile con le partite del girone C.

Un’immagine della settima giornata della Coppa Rettore

Nelle gare di venerdì, il girone B ha risposto alle aspettative di spettacolo, regalando gol a pioggia. Pokerissimo del Baronia United ai danni del CF United e qualificazione ormai a portata di mano. Edoardo Colombu man of the match con una doppietta, mentre completano la manita le reti di Pala, Portas e Mele. Nello sconto al vertice fra Broddeaux e Ettando uno a uno e grande equilibrio, con il primato del girone che rimane in discussione, con le due capoliste ancora appaiate in vetta. Intanto sogna il Porcogallo, che si impone con un sonoro sei a uno su A.S. Permia con Corona che si porta il pallone a casa grazie ad una tripletta. Il girone A rimane terra di conquista per Bettis Conza, che regola la pratica Calici Rampanti vincendo sei a uno. Per la capolista quinta vittoria in cinque partite a Serie A che diventa ormai una formalità. Prova di forza anche per Mina Vaganti (cinque a zero su Dinamo Losca) e Le Merendes, che liquida l’opposizione del Borussia Stortmund. Tre a zero, ma a tavolino, del Partizan Degrado sul fanalino di coda IED, inchiodato in fondo alla classifica a zero punti.

La classifica marcatori del torneo è guidata dai bomber Salvatore Fancello, bomber del Broddeaux che vanta anche dell’attacco più prolifico della Coppa, e Alessio Mastromarino, punta di Hellas Calloni. Ad un gol di distanza dai due capocannonieri, autori entrambi di nove reti, c’è Domenico Antonio Zucca, punta di diamante dei Calici Rampanti.

Classifiche: Girone A – Bettis Conza 15, Le Merendes 15, Mina Vagante 13, Borussia Stortmund 10, Calici Rampanti 9, AEK Imene 6, Partizan Degrado 6, Dinamo Losca 3, IED 0.

Girone B – Broddeaux 14, Ettando 14, Baronia United 10, Kickbulls 9, Porcogallo 6, CF United 6, A,S, Permia 1, A.C. Cabadda 1.

Girone C – Malos a Ghirare 16, Hellas Callonisi 12, Mr. Brown 11, I Califfi 11, Uovi Sodi 10, Bora Bora Juniors 9, Tinta Unita 7, Celtic Lesbow 3, Sparta Brazzers 1, Red Rocks Social Club 1.

Ci sono sconfitte che non si dimenticano. Quella dei rossoblù contro il Piacenza al San Paolo di Napoli è una di quelle. Sono passati 24 anni da quel maledetto 15 giugno, ma ancora la sconfitta per tre a uno contro gli emiliani brucia nei ricordi dei tifosi sardi.

La curva A del San Paolo “invasa” dai tifosi del Cagliari

Doveva essere una festa, e invece fu un incubo. Dall’Isola ci fu un vero e proprio esodo di massa: in ventimila decisero di seguire la squadra di Mazzone che conquistò la possibilità di giocarsi la permanenza in Serie A al termine di una rimonta sul Piacenza che ebbe dell’incredibile.

Che gli dei del calcio avrebbero voltato le spalle a Tovalieri e compagni fu chiaro fin dall’arrivo dei tifosi sardi a Napoli. Una vera e propria guerriglia urbana, sassi e bottiglie contro i pullman che trasportavano i sostenitori rossoblù allo stadio da parte degli ultras partenopei, che quel giorno scelsero di schierarsi a fianco dei piacentini dando vita ad una rivalità che dura ancora oggi. Non si trattò soltanto di scontri fra hooligans made in Italy, ma di agguati veri e propri ai danni di famiglie e tifosi pacifici provenienti dalla Sardegna.

I novanta minuti, poi, furono il coltello nella piaga, il sale nelle ferite di quella brutta mattinata. L’incubo della retrocessione diventò realtà. Una sconfitta senza appello, con una buona dose di sfortuna e un Taibi, allora fra i pali del Piacenza, che quel giorno sembrava insuperabile.

La gara terminò tre a uno per il Piacenza. Al vantaggio dopo solo sette minuti del “toro di Sora” Luiso, seguì il raddoppio al 39′ su una sfortunata deviazione di Berretta sulla violenta punizione dell’ex Piovani. Il Cagliari entrò in bambola dopo il due a zero, e due minuti dopo fu il portiere rossoblù Sterchele a tenere accesa la speranza parando un rigore a Valtolina.

Nella ripresa, un boato proveniente dalla curva dei tifosi del Cagliari accompagnò le speranza di rimonta, riaccese dal gol del “Cobra” Tovalieri che riapre la partita. Il Cagliari, anziché trovare le forze per agguantare il pari e aggrapparsi con le unghie alla Serie A, si spegne, stremato dal caldo e dallo sforzo. Il colpo del ko fu ancora di Luiso a pochi minuti dal termine.

Un’immagine dellìesodo dei tifosi alla volta di Napoli

Una giornata da dimenticare ma che nessuno ha dimenticato, e l’immagine di Tovalieri, inginocchiato in lacrime davanti alla curva dei tifosi rossoblù, fu l’emblema di quella triste giornata.

Tovalieri saluta i tifosi del Cagliari fra le lacrime