Suoni e racconti nel laboratorio musicale per bambini alla Mem di Cagliari

Laboratorio musicale per bambini di 6 e 7 anni a Cagliari. L’amministrazione comunale e le cooperative che gestiscono i servizi delle biblioteche comunali (La Memoria Storica, Agorà Sardegna, CoopCulture e Karalimedia), invitano tutti i ragazzini tra i 6 e i
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Laboratorio musicale per bambini di 6 e 7 anni a Cagliari. L’amministrazione comunale e le cooperative che gestiscono i servizi delle biblioteche comunali (La Memoria Storica, Agorà Sardegna, CoopCulture e Karalimedia), invitano tutti i ragazzini tra i 6 e i 7 anni ad iscriversi al laboratorio musicale “Listen to your heart” che si terrà giovedì 27 aprile dalle 17 alle 18.30 nello spazio ragazzi della Mediateca del Mediterraneo.
“Il laboratorio musicale – fanno sapere gli organizzatori dell’iniziativa- sarà l’occasione di sperimentare, accompagnandosi con vari strumenti musicali (maracas, xilofoni, cembali, tamburi) quanti fantastici racconti possono celarsi nel nostro piccolo cuore ed aspettare solo l’occasione di volare sulle ali della nostra musica e della nostra fantasia”.

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Lo sapevate? Che cosa è in sardo “sa schiscionera”?

Il mistero de sa schiscionera tra storia e prelibatezze.Il mistero de sa schiscionera tra storia e prelibatezze
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Lo sapevate? Che cosa è in sardo “sa schiscionera”?
Il mistero de sa schiscionera tra storia e prelibatezze.
C’è un mondo intero racchiuso nelle parole, e in Sardegna, alcune di esse hanno un sapore tutto speciale. Lo sapevate che cosa è in sardo “sa Schiscionera”? Se la vostra mente ha subito pensato a una parolaccia, sappiate che siete fuori strada. La verità è molto più gustosa e affascinante.
Un tempo, nelle cucine sarde, si utilizzava un tegame in coccio o in ferro smaltato, chiamato per l’appunto “Sa Schiscionera”. Non era una semplice casseruola, ma il cuore pulsante delle tradizioni culinarie casalinghe. Lì dentro venivano cucinate le patate e molte altre pietanze, trasformando ingredienti umili in capolavori gastronomici. Era il punto di riferimento di ogni massaia, il segreto di nonne e zie che sapevano far miracoli con pochi ingredienti.
Oggi, il termine ha subito una curiosa evoluzione. “Schiscionera” non indica più il tegame, ma una prelibatezza in sé. Si è trasformato in una sorta di guazzetto, un modo di cucinare che valorizza il sapore degli ingredienti. Qualsiasi pietanza cucinata con aglio e prezzemolo, dalle patate, alle arselle, al baccalà, può essere definita una “schiscionera”. Il suo significato si è esteso, diventando un’espressione per descrivere un piatto saporito e succulento.
Questa curiosa metamorfosi linguistica è la testimonianza di quanto la cultura e le tradizioni culinarie siano vive e in continua evoluzione. D’altronde, chi non vorrebbe una “schiscionera” di arselle in una giornata piovosa? O un bel “guazzetto” di baccalà con un bicchiere di vino locale?

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