L’ora della terra: stasera tutti al buio per l’annuale appuntamento promosso dal WWF

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Monte Urpinu è da sempre considerato il polmone verde di Cagliari, un luogo che unisce natura, vita all’aria aperta e comunità. Ma negli ultimi anni questo spazio ha conosciuto vicende che hanno incrinato il suo rapporto con gli animali. Nel 2022 centinaia di volatili ornamentali, tra cui pavoni, anatre e oche, furono abbattuti in nome dell’emergenza aviaria, nonostante le proteste dei cittadini e le soluzioni alternative proposte dalle associazioni animaliste.
Oggi, a distanza di tre anni, la polemica si ripropone intorno a un’unica protagonista: Teodora, una cagnolina che per lungo tempo ha abitato il parco diventandone parte integrante. Arrivata cucciola dal canile comunale di via Po, Teodora ha vissuto a Monte Urpinu per tre anni, accudita dagli operatori e dai cittadini che le hanno dedicato affetto e cure quotidiane. Dopo un incidente, durante l’estate è stata riportata in canile, dove attualmente vive in un box lontana dall’ambiente che aveva imparato a conoscere e amare.
Il Comune di Cagliari sostiene che la sua permanenza in canile garantisca benessere e sicurezza, invitando i cittadini a farle visita o a considerare un’adozione futura. Di opinione diversa sono molti abitanti e firmatari di una petizione (qui il LINK), che chiedono il ritorno di Teodora al parco in un recinto sicuro, così da restituirle la vita a cui era abituata e favorire allo stesso tempo la possibilità di un’adozione responsabile. A queste voci si unisce anche quella della consigliera comunale Stefania Loi, che definisce Teodora parte integrante della comunità e non un semplice “caso amministrativo”.
La vicenda non riguarda soltanto la sorte di un singolo animale, ma solleva interrogativi più ampi sul rapporto tra città e natura, tra amministrazione e cittadini, tra cura e libertà. Teodora, con la sua storia, diventa simbolo di una scelta che va oltre il destino individuale: difenderla significa interrogarsi sul valore che ogni cittadino attribuisce alla vita e sul rispetto che si vuole riconoscere a chi condivide con gli abitanti gli spazi della città.