Unica, “Giornate di Orientamento 2017”. Tre giornate dedicate ai futuri studenti universitari

Dal 23 al 25 marzo 2017, presso la Cittadella Universitaria di Monserrato (dalle ore 8.30 alle ore 14.00) si terrà la manifestazione “Giornate di Orientamento 2017”, rivolta agli studenti del 4° e 5° anno delle scuole medie superiori della Sardegna.
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Dal 23 al 25 marzo 2017, presso la Cittadella Universitaria di Monserrato (dalle ore 8.30 alle ore 14.00) si terrà la manifestazione “Giornate di Orientamento 2017”, rivolta agli studenti del 4° e 5° anno delle scuole medie superiori della Sardegna. La manifestazione è organizzata dall’Università degli Studi di Cagliari – Direzione per la Didattica e Orientamento.
Durante le giornate, i docenti di ciascuna Facoltà saranno a disposizione degli studenti per la presentazione dei corsi di studio. Verranno fornite le informazioni specifiche sulle modalità di accesso ai corsi, sui percorsi formativi e sugli ambiti occupazionali previsti per i laureati nelle diverse classi di laurea e laurea magistrale.
Presso la postazione di accoglienza sarà consegnata la guida per lo studente a.a. 2017/2018 e ulteriore materiale informativo.
“Inoltre, gli studenti potranno visitare alcune avanzatissime strutture di ricerca dell’Ateneo e saranno coinvolti nelle attività di laboratorio e in workshop dedicati alla didattica della ricerca: potranno così avere una esperienza diretta, per quanto limitata, della vita universitaria e figurarsi in maniera più precisa quelli che saranno anni straordinari e decisivi nella loro vita”.
A tal fine la manifestazione sarà arricchita da seminari ai quali parteciperanno referenti del mercato del lavoro per offrire agli studenti una testimonianza diretta sui potenziali sbocchi occupazionali e sulle figure professionali che i corsi di laurea contribuiscono a formare.
Al fine di consentire una migliore organizzazione delle visite durante la manifestazione, è stata predisposta una scheda di adesione in cui dovranno essere cortesemente indicati: il numero delle classi partecipanti, il numero complessivo degli studenti e il giorno di visita prescelto (con opzione alternativa in caso di indisponibilità della prima scelta).
La scheda di adesione dovrà essere inviata improrogabilmente entro il 1° marzo 2017, mediante la compilazione del form online, disponibile al link http://people.unica.it/orientamento/giornate- orientamento/adesione-go/ .
Il 9 marzo 2017 verrà pubblicato l’elenco definitivo delle scuole attese per ogni giornata della manifestazione.
Il programma completo delle Giornate di Orientamento, attualmente in fase di elaborazione, sarà comunque trasmesso con successiva nota e costantemente aggiornato nel sito http://people.unica.it/orientamento .

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Il relitto spagnolo del 1400 e il suo prezioso carico di azulejos

Nelle acque di una piccola isola della Sardegna si trova il relitto di un'antica nave spagnola del XV secolo che portava un carico di azulejos, caratteristiche mattonelle decorate con smalto blu e bianco. sapete dove si trova?
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Il relitto spagnolo del 1400 e il suo prezioso carico di azulejos.
Nelle acque di una piccola isola della Sardegna si trova il relitto di un’antica nave spagnola del XV secolo che portava un carico di azulejos, caratteristiche mattonelle decorate con smalto blu e bianco. sapete dove si trova?
Nelle acque cristalline che lambiscono l’estremità sud-orientale della Sardegna, a pochi metri dalla costa frastagliata dell’Isola dei Cavoli, si cela un tesoro archeologico di inestimabile valore: il relitto di una nave spagnola del Quattrocento, naufragata probabilmente durante una tempesta mentre era diretta verso la Sicilia o la Puglia. Il suo carico, straordinario per qualità e significato storico, era composto da una grande quantità di azulejos, le celebri piastrelle smaltate in bianco e blu, simbolo dell’arte ceramica iberica.
La scoperta risale al 1987, quando una serie di indagini archeologiche subacquee condotte dalla Soprintendenza Archeologica, con il supporto dell’Amministrazione provinciale di Cagliari e successivamente dell’Università di Zaragoza, riportò alla luce i primi frammenti del relitto. Il sito era già noto tra gli appassionati di immersioni per l’abbondanza di reperti ceramici che, per anni, erano stati facilmente raggiungibili e spesso sottratti illegalmente. Le ricerche permisero di documentare due importanti nuclei di materiali sommersi.
Il primo comprendeva una notevole quantità di armamenti: 27 cannoni di varie dimensioni, un’ancora, numerosi proiettili e altre armi metalliche, oltre a frammenti di maioliche e ad alcune ceramiche parzialmente invetriate, ancora integre. A breve distanza, si rinvenne un raro frammento del fasciame ligneo dell’imbarcazione, lungo circa 10 metri e largo 5, ultimo testimone silenzioso del naufragio. Il secondo nucleo comprendeva una vasta quantità di stoviglie e piastrelle da rivestimento: piatti, ciotole, bacini decorati e soprattutto le iconiche azulejos quadrate, decorate con grande perizia artigianale.
Ma ciò che rende unico questo relitto è l’emblema inciso su molte delle piastrelle: tre ali poggianti su un artiglio, racchiuse in un festone vegetale. Si tratta del blasone di un ramo della famiglia Beccadelli, antica casata di origine bolognese al servizio dei sovrani aragonesi, trasferitasi in Sicilia. Una delle figure più note della famiglia fu Antonio Beccadelli, detto il Panormita, umanista, scrittore e precettore del re d’Aragona, che aveva fatto della Sicilia il centro della propria attività politica e culturale. La presenza del simbolo nobiliare privo dell’insegna reale, concessa solo nel 1450, permette agli studiosi di datare il relitto a prima di quell’anno.
Gli studiosi ipotizzano che il prezioso carico fosse destinato alla residenza reale della Zisa a Palermo, che proprio in quegli anni era oggetto di importanti lavori di restauro e rinnovamento. Oggi, l’ultima sala del Museo Archeologico di Villasimius è interamente dedicata a questo straordinario ritrovamento. L’allestimento racconta non solo il naufragio e il recupero dei reperti, ma anche il contesto storico e culturale di un’epoca in cui le rotte del Mediterraneo erano percorse da commercianti, nobili, artisti e mercanti.
Il relitto dell’Isola dei Cavoli, custodito nelle sue acque poco profonde – appena oltre i 10 metri – è una delle testimonianze subacquee più importanti del Mediterraneo occidentale. Non solo per il valore materiale del suo carico, ma per il modo in cui unisce arte, storia e archeologia in una narrazione che affascina studiosi e visitatori. Una storia sarda e spagnola insieme, che emerge dal fondale per raccontarci il legame profondo tra le isole del Mediterraneo, i popoli che le hanno attraversate e le meraviglie che hanno lasciato dietro di sé.

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