Gentiloni firma al liceo Siotto con Zedda patto da 26,5 milioni per le periferie di Cagliari

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, arrivato a Cagliari per una visita lampo quanto inaspettata in terra sarda, ha scelto la platea degli studenti del Siotto per firmare la convenzione tra Governo e comune di Cagliari, che porterà nelle casse
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, arrivato a Cagliari per una visita lampo quanto inaspettata in terra sarda, ha scelto la platea degli studenti del Siotto per firmare la convenzione tra Governo e comune di Cagliari, che porterà nelle casse di Palazzo Bacaredda 18 milioni di euro pubblici e 8,5 dai privati, da investire nella riqualificazione delle periferie.
“Ricucire” è la parola chiave risuonata con forza nell’aula magna del liceo cagliaritano a testimoniare l’importanza della riqualificazione delle zone più marginali e periferiche delle città. Ma se la “ricucitura” urbanistica e sociale delle periferie l’ha fatta da padrona nell’intervento del premier non sono mancati altri riferimenti.
Un argomento di scottante attualità per chi si si affaccia sul mercato del lavoro (e gli studenti delle quarte e le quinte del Siotto, così come i loro coetanei, lo saranno tra pochi anni) è quello della precarietà. «È una sfida che non abbiamo vinto anche se abbiamo cercato di affrontarla al meglio delle nostre possibilità» ha ammesso Gentiloni che si è confrontato con le a tratti molto appassionate domande degli studenti, preoccupati per lo stato degli edifici scolastici e ancora di più per la didattica.
Il breve incontro cagliaritano è servito anche per fare il punto della situazione sulle condizioni in cui versa la Sardegna . Il presidente del Consiglio , atterrato ad Elmas a metà mattina, ha avuto un breve colloquio in aeroporto con le organizzazioni sindacali. Al centro del confronto le criticità del vecchio sistema industriale sardo. «Ci batteremo per la difesa dei posti di lavoro ma è chiaro – ha ribadito Gentiloni – che servirà una rinnovata attenzione verso alcune attività minerarie, economia verde, turismo e tecnologia, settori nei quali la Sardegna è sempre stata all’avanguardia».
Il premier e la platea si sono anche divertiti quando il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, citando Antonio Gramsci, ha dovuto ammettere che fosse uno studente del liceo rivale, il Dettori. «Lo so, calmi, non aggreditemi solo perché ho citato il Dettori», ha scherzato Zedda. Gli studenti hanno poi consegnato al presidente del Consiglio e al sindaco due magliette in chiave goliardica, mentre una studentessa ha consegnato una lettera chiusa al premier con alcune precise osservazioni sullo stato della scuola italiana, un’iniziativa molto apprezzata.

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