Costi della sanità in Sardegna, è scontro tra l’assessore Arru e il consigliere Moriconi
Lo stipendio del super manager della Asl unica Fulvio Moirano e dei suoi più stretti collaboratori rischia di innescare una guerra senza precedenti tra l’assessore regionale alla Sanità e alcuni consiglieri regionali di maggioranza. “La risposta a mezzo stampa
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Lo stipendio del super manager della Asl unica Fulvio Moirano e dei suoi più stretti collaboratori rischia di innescare una guerra senza precedenti tra l’assessore regionale alla Sanità e alcuni consiglieri regionali di maggioranza. “La risposta a mezzo stampa che Arru ha dato alla mia interrogazione presentata, unitamente ad altri colleghi del gruppo, rischia di essere distorsiva e fuorviante rispetto ai motivi per i quali è stato depositato l’atto” tuona Cesare Moriconi, esponente del Partito democratico.
“Nessuno – incalza il consigliere Pd – si è mai sognato di mettere in discussione qualità, capacità e competenze professionali dei direttori nominati. Tanto meno si è inteso giudicare, almeno per il momento, il lavoro dei manager, molti dei quali conosciuti e stimati per il prezioso lavoro già svolto in passato a favore delle aziende sanitarie della nostra Regione”.
Il tenore dell’interrogazione era ben altro, almeno secondo Moriconi. “Dati alla mano – sottolinea a riguardo – abbiamo chiesto all’assessore di dar conto del fatto che dal 1 gennaio sul bilancio del sistema sanitario sardo c’è un aumento di spesa di oltre 800 mila euro rispetto al passato, diversamente da quanto asserito dallo stesso assessore sulle retribuzioni dei vertici aziendali. Abbiamo chiesto le ragioni di tale esubero di spesa, in considerazione anche del fatto che la Giunta regionale ha approvato con una delibera il piano di rientro dal disavanzo sanitario”.
Questa la risposta fornita a Moriconi e compagni da Arru. “Quando vuoi una squadra che vince, cerchi e scegli tra le migliori competenze professionali. Quando vuoi che una azienda complessa funzioni, prendi il meglio che il panorama nazionale offre e crei le condizioni perché si possano avere le migliori candidature. La retribuzione proposta deve essere adeguata alla complessità e al rischio di gestire un’azienda di dimensioni e caratteristiche uniche” ha affermato l’assessore. “Noi crediamo di aver scelto il meglio per la nostra Azienda unica, individuando professionalità autorevoli e riconosciute, con l’esperienza necessaria per far crescere e migliorare la sanità sarda. Parliamo – ha proseguito Arru- di amministrare una realtà che gestisce quasi 3 miliardi del bilancio regionale, governa oltre 20 mila dipendenti, ha un milione e mezzo di potenziali utenti. Quando si parla di cifre, vanno citate tutte, anche quelle che rendono la dimensione dell’impresa che è stata affidata al management dell’Ats. Non servono raffronti improponibili, come quello con la gestione del 2016, che era commissariale e come tale prevedeva stipendi inferiori a quelli dei vecchi direttori generali. I numeri ci dicono che oggi risparmiamo quasi 2 milioni di euro di retribuzioni e che abbiamo semplificato un sistema troppo frammentato, passando da otto Asl ad una”
Maxi piantagione di marijuana da un milione di euro scoperta a Sedini, la Finanza trova più di 4mila piante

La coltivazione, dotata di un sofisticato sistema di irrigazione abusivo, avrebbe fruttato circa un milione di euro.
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Una piantagione con 4.600 piante di marijuana è stata scoperta e sequestrata nelle campagne di Sedini dalla Guardia di finanza di Sassari, con il supporto del Reparto aeronavale di Cagliari.
La coltivazione, dotata di un sofisticato sistema di irrigazione abusivo, avrebbe fruttato circa un milione di euro.
Nel terreno è stato trovato anche un capannone adibito a essiccatoio e deposito. I responsabili non sono stati ancora identificati, ma sul posto sono stati rinvenuti sistemi di videosorveglianza, indumenti e attrezzi ora al vaglio dei laboratori.
Su ordine della Procura di Sassari, dopo aver verificato l’alto contenuto di Thc, le piante sono state distrutte con l’aiuto di Forestas.
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