Abbandonata malata e dopo aver partorito: Mirna, la cagnolina da caccia triste. La sua storia e l’appello per aiutarla
Buttata via come uno straccio vecchio dopo aver dato alla luce e svezzato i suoi cuccioli, malata gravemente e senza le forze neanche di reggersi in piedi. L'ennesimo gesto atroce ai danni di una cagnolina da caccia.
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Olbia ha accolto una nuova ospite speciale al rifugio L.I.D.A. Sez. Olbia – I Fratelli Minori. Domenica 15 novembre è arrivata Mirna, una cagnolina da caccia malata, forse cieca, con evidenti segni di rogna e il corpo segnato dalla magrezza. «È una povera cagnolina la cui vita è stata probabilmente segnata da dolore e abbandono», raccontano i volontari, «non sappiamo da dove sia scappata, ma siamo certi che ora con noi è finalmente al sicuro».
Il giorno successivo, i responsabili del rifugio hanno potuto fare i primi accertamenti veterinari. Mirna, adulta e madre di numerosi cuccioli, mostrava problemi alla vista e uno stato di salute generale preoccupante. «Ogni volta che un animale come lei entra nella nostra vita, siamo chiamati a riflettere sulle ingiustizie e sulle sofferenze inflitte a creature innocenti», spiegano.
Il 16 novembre, i volontari hanno condiviso ulteriori dettagli sulla condizione della cagnolina: Mirna presentava alterazioni sensoriali e crisi epilettiche, rifugiandosi nel cibo in modo compulsivo. Era chiaro che si trattava di un momento cruciale per comprendere il suo stato di salute. Il giorno seguente, 17 novembre, i volontari hanno sottolineato la difficoltà di gestire una situazione così complessa. «Non stiamo cercando una casa per lei; chi adotterebbe una cagnolina con mille problemi?», dichiarano, ricordando le difficoltà di chi lavora quotidianamente nel rifugio con quasi 900 animali tra cani e gatti.
Mercoledì 19 novembre, Mirna è stata sottoposta a risonanza magnetica per valutare la sua condizione clinica. Purtroppo, i risultati non sono stati incoraggianti: la cagnolina soffre di una patologia metabolica degenerativa, simmetrica e bilaterale, probabilmente legata a carenze di origine incerta, anche alimentari. «Non esistono cure vere e proprie per la sua condizione – spiegano i volontari – possiamo solo fornirle integratori e accompagnarla nel suo percorso, garantendole un ambiente sicuro e amorevole».
I volontari hanno raccontato anche il passato doloroso di Mirna: «È stata probabilmente abbandonata perché malata. È stata costretta a svezzare i suoi cuccioli, solo per essere poi gettata via come un oggetto non più utile». Nonostante la gravità della situazione, la squadra del rifugio si è impegnata a garantire a Mirna un ambiente pieno di affetto, cure e una dieta di alta qualità per sostenere il suo percorso di recupero.
Il rifugio ha lanciato un appello alla comunità per adozioni a distanza e sostegno economico: «Ogni contributo, anche piccolo, può fare una grande differenza. La vostra generosità ci permetterà di concentrare tutte le energie sulla cura di Mirna», spiegano.
Per informazioni e supporto: 333 4312878 – [email protected]
Sito: www.lidasezolbia.it – Indirizzo rifugio: via Dei Cestai 26, 07026 Olbia (SS)
Donazioni e 5×1000: codice fiscale 01976050904
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