«10 anni e 8 mesi per l’omicidio di mio fratello: la vita di Fabio non vale così poco», parla Michela Piga, sorella di Fabio
Lo sfogo straziante di Michela Piga dopo la condanna di Yari Fa.
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«La vita di mio fratello non vale dieci miseri anni». È un grido di dolore quello di Michela Piga, sorella di Fabio, l’ex carabiniere ucciso con una coltellata al petto nella notte del 2 giugno 2024 al pub Donegal di via Caprera a Cagliari. Un dolore che torna a farsi insopportabile dopo la sentenza: il ventenne cagliaritano Yari Fa è stato condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione.
Michela ha affidato ai social lo sfogo che una famiglia devastata porta nel cuore da più di un anno:
«Fabio tra dieci anni non tornerà. Fabio non tornerà mai più da noi. Non potrà più vivere, sorridere, viaggiare, godersi la vita… Noi non potremo mai più vederlo, abbracciarlo. Le nostre vite sono cambiate quel maledetto 2 giugno. I nostri cuori sono stati trafitti come quello di Fabio e ogni giorno continuano a sanguinare. Nemmeno una vita intera basterà a guarire questa ferita… figuriamoci dieci anni. Schifo».
La tragedia si consumò nel bagno del pub, dove Piga — che quella sera lavorava come addetto alla sicurezza — era intervenuto sospettando un uso di droga. Lì nacque il litigio con Fa, culminato in un colpo fatale al petto che non lasciò scampo al 42enne. La sentenza è arrivata, ma per la famiglia Piga non c’è tregua: resta l’assenza, resta la ferita, resta un vuoto che nessun tempo potrà colmare.
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