Quiz per cagliaritani doc: via Scano, 1973, vigeva l’Austerity. Chi si ricorda come funzionava?

A Cagliari, come nel resto del Paese, fu un’esperienza che rimase impressa nella memoria collettiva.
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Una fotografia d’altri tempi, eppure non così lontani. Lo scatto di Giorgio Solinas, condiviso nel gruppo Cagliari Tra Passato e Presente, riporta indietro nel tempo fino al 1973, in una via Scano quasi irriconoscibile: silenziosa, ordinata, priva di traffico, con Monte Urpinu ancora selvaggio e un panorama urbano molto diverso da quello attuale.
Ma ciò che più colpisce è l’assenza totale di automobili, un dettaglio che non si spiega solo con l’epoca. In quegli anni, infatti, l’Italia viveva l’Austerity, un periodo in cui il Governo, per fronteggiare la crisi petrolifera causata dal conflitto arabo-israeliano, impose severe limitazioni alla circolazione dei veicoli privati.
Era il tempo in cui la benzina costava cara e scarseggiava, e le domeniche senza auto divennero un simbolo di sacrificio collettivo ma anche di solidarietà nazionale. Le città, da nord a sud, si svuotavano di macchine e tornavano ai pedoni, alle biciclette, ai giochi dei bambini per strada.
Inizialmente, il divieto era totale nei giorni festivi e la domenica, salvo per i mezzi di soccorso e i servizi pubblici. In seguito, il Governo introdusse la circolazione a targhe alterne: una domenica per i veicoli con targa pari, la successiva per quelli con targa dispari.
A Cagliari, come nel resto del Paese, fu un’esperienza che rimase impressa nella memoria collettiva. Chi la visse ricorda le passeggiate lungo il Poetto senza il rumore dei motori, le strade libere e il silenzio surreale di una città sospesa.
Oggi quella foto di via Scano, con il suo fascino d’altri tempi, ci riporta a un momento storico in cui la scarsità di carburante fermò le auto ma non la vita delle persone, restituendo alle città — per qualche ora — il ritmo lento e umano di un’Italia che resisteva con dignità.

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