Tolleranza zero a Cagliari: multe e sequestri per monopattini senza casco e bici truccate come scooter.

La Polizia Locale di Cagliari ha intensificato i controlli sulla micromobilità elettrica, con un giro di vite che ha portato a sanzioni e al sequestro di veicoli modificati illegalmente. L’attenzione si è focalizzata in particolare sui monopattini utilizzati dagli studenti e sulle biciclette a pedalata assistita trasformate in veri e propri scooter, creando un rischio per l’incolumità di chi guida e degli altri utenti della strada.

Nei giorni scorsi, l’attività di controllo, svolta da una pattuglia di motociclisti della polizia locale in borghese, ha portato alla notifica di sanzioni a sette persone che circolavano in monopattino senza indossare il casco, una violazione grave specialmente se commessa nei pressi dei plessi scolastici. I controlli sui monopattini, infatti, sono stati effettuati proprio negli orari di ingresso e uscita degli studenti, i principali fruitori di questi mezzi.

Il blitz ha rivelato anche un fenomeno crescente e pericoloso: la trasformazione di bici a pedalata assistita in mezzi non regolamentari. Sono state sequestrate due bici elettriche che erano state modificate con l’aggiunta di un acceleratore per evitare di pedalare, contravvenendo così alla normativa che le classifica come “a pedalata assistita”. Questi mezzi, di fatto equiparati a scooter, superavano inoltre la velocità massima consentita di 25 km/h. I controlli sulle biciclette elettriche si sono concentrati in altre zone della città. La Polizia Locale ha sottolineato che l’azione di contrasto non è finalizzata unicamente a sanzionare, ma è cruciale per preservare la sicurezza. Tali modifiche, infatti, aumentano notevolmente i rischi: l’utilizzo di acceleratori e il superamento della velocità massima rappresentano «un rischio anche per la vostra incolumità», come ribadito dagli agenti. I controlli, conclude la polizia locale, proseguiranno con costanza proprio per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza di tutti i conducenti degli stessi veicoli e dei pedoni.

Oltre quindicimila in piazza a Cagliari per Gaza: sciopero generale paralizza la città.

La promessa è stata mantenuta: «Blocchiamo tutto». Con questo slogan, Cagliari è stata paralizzata oggi da uno sciopero generale che ha registrato una partecipazione massiccia, unita per protestare contro il massacro di Israele nella Striscia di Gaza.

Almeno quindicimila manifestanti tra studenti, lavoratori e attivisti si sono riversati in piazza, causando disagi diffusi e fermando settori cruciali come i bus, le scuole e la sanità.

La manifestazione di Cagliari

La mobilitazione, indetta in tutta Italia dalle sigle sindacali di base e dalla Cgil, ha visto un lunghissimo corteo partire alle 10:00 da piazza Garibaldi con destinazione piazza del Carmine. La partecipazione è stata imponente, ricalcando e superando quella dello scorso 22 settembre, quando il capoluogo sardo si era già fermato per esprimere vicinanza alla Global Sumud flotilla e per spronare i governi, in primis quello italiano, a intervenire.

La manifestazione di Cagliari

Il corteo era rumoroso e colorato, composto da gruppi di studenti, intere famiglie e attivisti provenienti da diverse realtà sociali. Sventolavano decine di bandiere palestinesi e quelle per la pace, affiancate dai vessilli delle sigle sindacali come Usb e Cobas. Il grido ripetuto e univoco in tutta la manifestazione era proprio: «Blocchiamo tutto».

La manifestazione segue a poche ore di distanza la grande protesta spontanea scattata mercoledì sera in città, dopo l’attacco alla Flotilla. Questo ha confermato la forte mobilitazione del capoluogo, con i manifestanti che sono stati di parola, determinati a rendere evidente il loro dissenso e la loro vicinanza al popolo palestinese.

La manifestazione di Cagliari

La massiccia adesione allo sciopero ha generato diversi disagi al traffico, ma ha garantito l’impatto e la visibilità cercati da chi intende alzare la voce contro l’invasione e chiedere l’interruzione immediata delle ostilità.