Un violento incendio ha distrutto intorno alle 13:00 di oggi un chiosco situato lungo il centrale viale Mediterraneo a Bosa Marina. Secondo le prime ricostruzioni, a innescare le fiamme potrebbe essere stato un malfunzionamento elettrico.

Sul posto sono intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco di Macomer e Cuglieri, con il supporto di un’autobotte inviata dalla centrale di Oristano, che hanno lavorato a lungo per domare il rogo e mettere in sicurezza l’area. La struttura in legno, che al momento dell’incendio risultava chiusa, è andata completamente distrutta.

Presenti anche i Carabinieri di Bosa, impegnati nei rilievi e nelle verifiche necessarie per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Un evento speciale si è registrato ieri nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale San Martino di Oristano: è nata Martina Orrù, una neonata di ben 5 chili e 250 grammi, un vero e proprio “peso record” per un parto alla 38ª settimana.

«Un dato raro e sorprendente – ha commentato la dottoressa Francesca Campus, responsabile dell’Unità Operativa – soprattutto considerando che la mamma aveva sviluppato un diabete gestazionale, ben compensato con dieta e, negli ultimi giorni, anche con insulina».

Martina è la terzogenita di Matteo e Federica Orrù, originari di Mogoro, già genitori di due maschietti nati con pesi importanti. «Ci aspettavamo una bimba robusta, ma non fino a questo punto – hanno raccontato sorridendo i genitori –. All’inizio eravamo un po’ preoccupati, ma il personale sanitario ci ha assistiti con professionalità e grande umanità».

Il parto, indotto come da protocollo alla 38ª settimana, è avvenuto tramite taglio cesareo, decisione rivelatasi corretta visto il peso superiore alle previsioni (stimato in 4,8 chili). «Un risultato che testimonia la qualità del lavoro di squadra del nostro reparto», ha aggiunto la dottoressa Campus.

Per la famiglia Orrù e per l’ospedale oristanese, la nascita di Martina è stata una gioia immensa, salutata con affetto anche dalla direzione e dal personale della Asl 5.