Un botta e risposta spontaneo e irresistibile è diventato virale grazie al podcast Il Babysitter di Paolo Ruffini. Protagonista, questa volta, non è solo il comico toscano ma anche la piccola Rebecca, 7 anni, che con la sua genuinità ha conquistato tutti.

«Ma dove ci troviamo, in Italia?», chiede Ruffini.
«No, in Sardegna», risponde senza esitazioni la bambina.
«Che non è Italia?», insiste lui, divertito.
«No», replica lei, sicura di sé.
«E cos’è, una nazione a parte?»
«Sì», conclude con fermezza Rebecca, strappando sorrisi e applausi virtuali.

Il breve scambio è diventato subito virale perché racchiude un mix perfetto di ironia e identità: da una parte il gioco comico di Ruffini, dall’altra la spontaneità di una bambina che rivendica l’unicità della sua terra.

Il podcast Il Babysitter, tra i più seguiti del momento, conferma ancora una volta la sua formula vincente: mettere al centro i bambini, con la loro disarmante sincerità, capaci di trasformare un semplice dialogo in un momento di comicità autentica e, in questo caso, anche di orgoglio sardo.

Sporcizia, muffa, frigoriferi arrugginiti e tracce di infestanti tra gli alimenti. È quanto hanno scoperto i Carabinieri del Nas di Cagliari durante i controlli alla festa di San Gemiliano a Sestu, nell’ambito della campagna nazionale “Street Food”, disposta dopo i recenti casi di intossicazione alimentare in Sardegna.

Nel mirino dei militari è finito un chiosco-ristorante: all’interno di un locale di circa 20 metri quadrati, adibito abusivamente a deposito di alimenti e bevande, sono emerse gravi irregolarità. Oltre alle condizioni igieniche precarie, i frigoriferi utilizzati per la conservazione si presentavano deteriorati, con componenti interne usurate e segnate da muffa.

Il deposito, mai notificato all’Autorità sanitaria, è stato sottoposto a sequestro amministrativo, insieme alle derrate e alle attrezzature, che resteranno in custodia al gestore fino alle verifiche dell’Asl sulla commestibilità dei prodotti. Per il titolare sono scattate sanzioni amministrative per un totale di 9mila euro.