Grinta, talento ed esperienza: sono queste le qualità che hanno portato la cagliaritana Sara Pedrazzini a essere eletta miglior portiere del campionato italiano Master di pallanuoto femminile 2025, disputato nei giorni scorsi a Napoli. Un riconoscimento importante che premia una carriera di lunga data, ancora brillante e combattiva.

Classe 1980, Sara Pedrazzini è oggi farmacista, ma il suo passato sportivo parla da solo: una lunga militanza in Serie A2, sia in Sardegna che a Roma, dove in A1, ha difeso i pali della Ecofin con cui ha conquistato anche la Coppa Len, l’equivalente pallanuotistico della UEFA europea. Un risultato che l’ha consacrata tra le protagoniste assolute della pallanuoto femminile italiana.

Oggi continua a giocare nella categoria Master con la Sis Roma, una squadra composta da atlete provenienti da tutta Italia e che, proprio a Napoli, ha conquistato per il sesto anno consecutivo il titolo nazionale. Il team si è imposto con autorità sia nella categoria over 30 che nella over 40, grazie a un mix perfetto di passione, gioco di squadra e altissimo livello tecnico.

“Essere riconosciuta miglior portiere a 45 anni è una grande soddisfazione – racconta Pedrazzini –. La pallanuoto fa parte della mia vita da sempre e anche se ora il tempo per allenarsi sia davvero poco, il legame con la squadra e con l’acqua resta fortissimo e questo mi da e ci da come team la forza di dare sempre il massimo”.

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Buttata come un sacco della spazzatura, accanto ai cassonetti dell’immondizia proprio fuori dal canile di Quartu Sant’Elena. Così è stata trovata Flavia, una cagnolina molto anziana, incapace di reggersi in piedi e affetta da una grave infezione. Ma per lei, il destino ha deciso di aprire una nuova strada.

“Non potevamo voltarle le spalle – raccontano le volontarie del canile di Quartu –. L’abbiamo accolta, curata, e soprattutto le abbiamo dato un nome: Flavia. È il primo passo per restituirle dignità”.

Le sue condizioni sono critiche: età avanzata, difficoltà di deambulazione, segni evidenti di sofferenze e abbandono. Eppure, grazie alle cure amorevoli e alla professionalità del veterinario Antonello Cabboi, Flavia sta iniziando lentamente a reagire. “Solo ieri è riuscita a mettersi in piedi – spiegano commosse le volontarie –. È un segnale piccolo, ma pieno di speranza”.

Sottoposta a esame ecografico, la cagnolina non presenta lesioni interne gravi. “Una buonissima notizia – commentano dal canile –. Significa che possiamo tentare un vero percorso di recupero. Vogliamo almeno provare a farle dimenticare l’inferno che ha vissuto”. Flavia ha bisogno di aiuto, cure e tanto amore. Chiunque volesse contribuire al suo percorso di rinascita può contattare il canile al numero 328 3661490.