Ha vissuto ore drammatiche e di assoluta solitudine la donna scomparsa nel territorio di Arbus nel pomeriggio di ieri. Dopo una notte di ricerche senza esito, è stata ritrovata oggi intorno alle 14:00 grazie all’intervento dei Vigili del fuoco. L’anziana, incastrata nella sua auto precipitata in una scarpata, era cosciente ma in evidente stato di shock. Un salvataggio reso possibile dal lavoro congiunto di numerosi reparti specializzati.

La donna, di cui si erano perse le tracce nel tardo pomeriggio di ieri, 8 luglio, non aveva fatto ritorno a casa, facendo scattare immediatamente l’allerta. La Prefettura di Cagliari ha attivato il “Piano per la ricerca delle persone scomparse”, coinvolgendo tutte le forze disponibili. Sul campo sono entrate in azione squadre di terra, unità cinofile, sommozzatori, droni del nucleo SAPR e l’elicottero Drago VF 143 del Reparto Volo Sardegna.

Proprio grazie a un sorvolo dell’elicottero, è stata individuata una vettura bianca seminascosta nella vegetazione, in fondo a una scarpata. L’elisoccorritore, calato con il verricello, ha confermato che all’interno si trovava la donna scomparsa: cosciente, ma bloccata nell’abitacolo.

Subito è intervenuta anche la squadra di pronto intervento del distaccamento stagionale di Sant’Antonio di Santadi, che ha raggiunto il luogo impervio con un mezzo fuoristrada. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l’autovettura e liberato la donna, affidandola poi alle cure dei sanitari giunti da Torre dei Corsari con un’ambulanza. Le sue condizioni, secondo quanto riferito, non sarebbero gravi, ma è stata comunque trasportata per accertamenti in ospedale.

Dopo la maxi operazione antidroga in Sardegna, Roberto Saviano torna a parlare della criminalità sull’Isola con un post sui social. Ricorda le polemiche dei mesi scorsi, quando aveva denunciato gli assalti ai portavalori attribuendo i gruppi responsabili al Nuorese, scatenando le reazioni di politici locali.

“Oggi le indagini confermano quanto detto allora. Parlare di criminalità organizzata non è diffamare, ma fare informazione. Difendere una terra significa non negare i fatti”, scrive lo scrittore.

Un intervento che riaccende il dibattito su informazione, identità dei territori e libertà di raccontare anche le cronache più scomode.