Giornata intensa per il sistema regionale antincendio: sono stati segnalati oggi 13 incendi su tutto il territorio sardo. Due di questi, a Villasalto e Usini, hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei della flotta regionale per contenere e spegnere le fiamme.

Villasalto, località Sa Pirixedda – Incendio boschivo domato grazie al pronto intervento aereo. Un incendio è divampato in agro del Comune di Villasalto, in località Sa Pirixedda, interessando aree agricole adiacenti al bosco. L’intervento tempestivo del mezzo aereo ha evitato che le fiamme si estendessero ulteriormente, limitando la superficie danneggiata a poco più di un ettaro.

Le operazioni di spegnimento sono state coordinate dal personale della stazione forestale di San Nicolò Gerrei, con il supporto dell’elicottero proveniente dalla base CFVA di Villasalto. Presenti sul posto anche due squadre dell’Agenzia Fo.Re.STAS, operative nei cantieri di Monte Genis e Monte Arrubiu. Le operazioni aeree si sono concluse intorno alle ore 16.

Usini, località Mattariga – Roghi in uliveti e aree agricole. Un secondo incendio si è sviluppato nelle campagne di Usini, in località Mattariga, dove le fiamme hanno interessato uliveti e terreni agricoli per una superficie di alcuni ettari.

Il coordinamento delle operazioni è stato affidato alla Stazione forestale di Ittiri, supportata dall’elicottero CFVA decollato dalla base di Bosa. Sono intervenute una squadra dell’Agenzia Fo.Re.STAS di Putifigari-Pagliaresu, due squadre di volontari (Uri e Ittiri), e due squadre di Barracelli dei comuni di Usini e Tissi. Le attività dei mezzi aerei si sono concluse intorno alle 17.20, mentre proseguono le operazioni di bonifica da parte del personale a terra.

Dopo oltre un decennio di silenzio e abbandono, la leggendaria discoteca Tsunami di Santa Margherita di Pula è pronta a tornare protagonista dell’estate sarda. L’annuncio è arrivato con un post social accompagnato da un eloquente messaggio: “We are back”, scatenando subito l’entusiasmo di nostalgici, clubber e amanti della nightlife del Sud Sardegna.

Aperto nel 2002 e chiuso nel 2012, lo Tsunami era uno dei club più amati della regione, capace di accogliere fino a 4.000 persone su una superficie di 7.000 metri quadrati. Concepito dall’architetto Beppe Riboli e impreziosito da arredi firmati Philippe Starck, il locale vantava due ampie sale interne, un’area esterna spettacolare e un design che fondeva eleganza industriale e atmosfera mediterranea. La sua programmazione musicale, centrata sull’house e l’house commerciale, ha ospitato nomi di spicco come Fedde Le Grand, Roger Sanchez, Frankie Knuckles, Satoshi Tomiie, David Morales ed Erick Morillo, oltre agli italiani Joe T Vannelli, Dj Ralf e Claudio Coccoluto, collaborando con realtà di rilievo internazionale come Supalova e Diabolika.

Negli ultimi dieci anni, la struttura era diventata una meta di esplorazioni urbane: polvere, ruggine e silenzio avevano preso il posto della musica e della folla. Ma ora, lo scenario è destinato a cambiare, e l’obiettivo è chiaro: rilanciare l’estate 2025, facendo leva sul fascino di un’icona della vita notturna isolana e restituirle il ruolo che ha avuto per un intero decennio.

Intanto, le prime date annunciate fanno già il tutto esaurito: per sabato 26 luglio i tavoli sono già sold out, e l’evento si preannuncia come uno tsunami di musica, energia e voglia di ritrovarsi sotto le stelle. Line up di Laddo, Venc, Giacomo Busonera, voice Garghy. Prenotazioni invece aperte per venerdì 1 agosto con Papi Chulo e il venerdì latino con special guest e sabato 2 agosto con il grand opening ufficiale della nuova era Tsunami.

La rinascita dello Tsunami non è solo un evento commerciale. È anche un fenomeno culturale, che riporta al centro il ruolo aggregativo delle discoteche nel territorio del Sud Sardegna. Luoghi che, più che semplici locali, sono stati negli anni spazi di espressione, identità e socialità giovanile, contribuendo a plasmare la memoria collettiva di intere generazioni. Con la sua riapertura, lo Tsunami punta a riaffermarsi come punto di riferimento per il clubbing estivo, riportando in auge quella “rivoluzione della notte” che aveva segnato un’epoca.