Trionfo mondiale per il Caseificio Garau, il più antico di Sardegna: sette medaglie all’International Cheese and Dairy Awards 2025

Fondato nel 1880, il Caseificio Garau è il più antico in attività in Sardegna, inserito tra le aziende storiche d’Italia.
Il Caseificio Garau di Mandas conquista la scena internazionale con un risultato da record all’International Cheese and Dairy Awards 2025, il concorso caseario più longevo e prestigioso al mondo, giunto alla sua 125ª edizione nel Regno Unito.
L’azienda, guidata da Marina e Mimmo Garau, ha portato a casa ben sette medaglie, triplicando il successo dell’edizione 2024, dove si era aggiudicata due riconoscimenti. È l’unica realtà sarda premiata in questa edizione e una delle sole sette imprese italiane ad aver ottenuto medaglie.
I premi:
Argento per il pecorino Granduca di Mandas
Argento per il pecorino al tartufo Duca Nero
Bronzo per il pecorino semi stagionato Colline di Mandas
Bronzo per il pecorino stagionato Giunco
Bronzo per il misto pecorino e vaccino Sa Contissa
Bronzo per il caprino Su Crabittu
Bronzo per il pecorino con caglio vegetale Cardureu
I formaggi sono stati selezionati in una blind tasting tra oltre 5.500 prodotti provenienti da tutto il mondo, valutati secondo criteri rigorosi: sapore, consistenza, aroma e aderenza agli standard stilistici.
“Già ricevere una medaglia è un onore immenso: sette sono una gioia indescrivibile e un grande motivo di orgoglio per noi e per tutta la Sardegna,” dichiara Marina Garau, “portare l’eccellenza casearia sarda su un podio mondiale significa far parte di un’élite internazionale”. Fondato nel 1880 dal bisnonno di Marina e Mimmo, il Caseificio Garau è il più antico in attività in Sardegna, inserito tra le aziende storiche d’Italia. La lavorazione dei formaggi segue ricette tramandate da oltre 140 anni, senza l’uso di conservanti o preparati chimici, nemmeno in crosta.
“Produciamo i nostri formaggi nelle antiche cantine in pietra e fango della nostra famiglia,” spiegano i titolari. “Il microclima unico di questi ambienti, in uso da quasi un secolo e mezzo, dona ai nostri prodotti il sapore autentico di una volta: quasi perduto, ma mai dimenticato”.

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