Si chiamava Mariano Olla, appena 16 anni: è suo il corpo trovato senza vita nella mattinata di oggi in una spiaggetta di Sant’Elia, nei pressi del parcheggio Cuore, a poca distanza dallo stadio.

A esprimere il dolore e la vicinanza dell’intero paese è un messaggio della sindaca di Sestu, Paola SEcci, dove il giovane con la sua famiglia vivevano: “Colpiti dalla tragica notizia di oggi, tutto il Comune di Sestu si stringe attorno alla famiglia del giovane Mariano in questo momento di profondo dolore.”

Il dramma ha sconvolto non solo Sestu, dove il giovane risiedeva da alcuni anni, ma anche tutta l’area cagliaritana. Mariano, nato nel febbraio 2009, è stato identificato dal padre, chiamato a effettuare il riconoscimento del corpo. La salma è stata trasferita all’istituto di anatomopatologia dell’ospedale Brotzu, dove lunedì 16 giugno sarà eseguita l’autopsia disposta dalla Procura di Cagliari.

Al momento, le circostanze della morte restano avvolte nel mistero. Un primo esame medico-legale non ha rilevato segni evidenti di violenza, ma gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo. La Polizia sta indagando per ricostruire con esattezza le ultime ore di vita del ragazzo e chiarire la dinamica dei fatti.

Dopo la maxi operazione antidroga in Sardegna, Roberto Saviano torna a parlare della criminalità sull’Isola con un post sui social. Ricorda le polemiche dei mesi scorsi, quando aveva denunciato gli assalti ai portavalori attribuendo i gruppi responsabili al Nuorese, scatenando le reazioni di politici locali.

“Oggi le indagini confermano quanto detto allora. Parlare di criminalità organizzata non è diffamare, ma fare informazione. Difendere una terra significa non negare i fatti”, scrive lo scrittore.

Un intervento che riaccende il dibattito su informazione, identità dei territori e libertà di raccontare anche le cronache più scomode.