Triste ritrovamento questa mattina a Sant’Elia, dove il corpo senza vita di un giovane è stato recuperato in mare, nella piccola spiaggia situata a ridosso del parcheggio Cuore. A dare l’allarme sono stati alcuni pescatori, intorno alle sette, dopo aver avvistato il cadavere galleggiare nelle acque.

Secondo i primi accertamenti effettuati sul posto, si tratterebbe del corpo di un ragazzo, ma le sue generalità non sono ancora state rese note. La Polizia di Stato, con la Squadra Mobile in prima linea, ha immediatamente avviato le indagini per chiarire le circostanze del decesso.

Dai primi rilievi non sarebbero emersi segni evidenti di violenza sul corpo, ma al momento non viene esclusa alcuna ipotesi. La massima riservatezza avvolge infatti le cause della morte, che restano da accertare con precisione.

Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118 e i vigili del fuoco, che hanno provveduto al recupero del cadavere riportandolo in banchina. L’autopsia, fissata per lunedì, potrebbe fornire risposte cruciali sulle cause e sui tempi del decesso.

Nel frattempo, gli investigatori stanno lavorando per identificare la vittima e ricostruire le sue ultime ore di vita.

È deceduto Michele Fuedda, 40 anni, originario di Pula, vittima di un grave incidente sul lavoro avvenuto nel cantiere per la realizzazione della nuova Strada Statale 195, in località Tanca Nissa.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’operaio sarebbe precipitato da un’altezza di circa sei metri durante le attività in cantiere. Le condizioni dell’uomo sono apparse da subito critiche: dopo l’allarme, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Brotzu di Cagliari a bordo di un elisoccorso.

Nonostante i disperati tentativi dei medici per salvargli la vita, Michele Fuedda non ce l’ha fatta. La sua morte rappresenta l’ennesima tragedia sul lavoro. Sulla dinamica dell’accaduto sono in corso accertamenti da parte delle autorità competenti.