Sardegna, isola del gruccione: qui il maggior numero di coppie nidificanti

La Sardegna, con i suoi spazi aperti e la relativa scarsità di urbanizzazione, si conferma un rifugio ideale per questa specie, che ogni anno arricchisce l’isola con la sua presenza elegante e i suoi voli acrobatici.
Tra gli uccelli più affascinanti che popolano i cieli della Sardegna, il gruccione si distingue per la sua livrea vivace e inconfondibile. Con le sue piume dai colori brillanti — verde, azzurro, giallo e rosso — cattura immediatamente l’attenzione di chiunque abbia la fortuna di osservarlo.
Originario delle regioni euroturaniche e mediterranee, il gruccione nidifica in un ampio territorio che si estende dall’Africa all’Europa fino all’Asia centro-meridionale. In Italia, si stima che vi siano tra le 4.000 e le 6.000 coppie nidificanti, e una porzione significativa di questa popolazione si concentra proprio in Sardegna, rendendo l’isola una delle aree più importanti per la specie nel nostro Paese.
Il gruccione predilige ambienti aperti e soleggiati, come le campagne con vegetazione rada, dove si nutre principalmente di insetti, tra cui api, vespe e libellule. Abile volatore, è in grado di catturare le sue prede in volo con precisione sorprendente. La nidificazione avviene nel terreno, dove le coppie scavano cunicoli in suoli sabbiosi o argillosi. In queste gallerie, la femmina depone da 5 a 6 uova, che vengono poi incubate con cura.
Sebbene non sia una specie considerata minacciata, il gruccione è protetto dalla Convenzione di Berna, poiché risente della progressiva perdita di habitat dovuta all’intensificazione agricola e alla trasformazione del paesaggio rurale.
La Sardegna, con i suoi spazi aperti e la relativa scarsità di urbanizzazione, si conferma un rifugio ideale per questa specie, che ogni anno arricchisce l’isola con la sua presenza elegante e i suoi voli acrobatici. Proteggere questi ambienti significa garantire un futuro anche a questo piccolo tesoro dell’avifauna mediterranea.

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