La prima volta che ascolti la voce di Diana Puddu ti chiedi come sia possibile che il successo sia arrivato a 60 anni e non prima. Da Quartu Sant’Elena era arrivata alle audizioni di The Voice Senior dopo l’iscrizione in gran segreto fatta da suo marito Paride:”Sono il suo primo grande fan, le ho fatto questa sorpresa, è colpa mia, ma per fortuna lei è stat a contenta“.

Sono una bella coppia, affiatata. Dove l’amore si dimostra anche attraverso la gioia per la realizzazione dei sogni dell’altro.

Arrivata negli studi di Antonella Clerici, era ancora sconosciuta al grande pubblico, “Mi sono raccontata semplicemente come una casalinga, mamma e moglie. E nonostante il successo sia arrivato in età matura, non sono pentita della mia vita di prima, dove la musica ha sempre e comunque svolto un ruolo importante. Prima di mio marito, era mio  padre che voleva studiassi canto”.

Con quella vittoria e il successo nazionale ottenuto nel 2024 si era aggiudicata la possibilità di pubblicare uno dei brani cantati nel programma di Rai1 insieme all’etichetta discografica Warner Music Italia. Il 17 gennaio è uscito il singolo Bon Vojage che come racconta lei stessa “è una vera e propria immersione nei sentimenti più profondi e contrastanti dell’animo umano”.

Racconta l’artista spiegando il significato del brano: “Si tratta di un viaggio interiore, un cammino fatto di sfide, ricordi ed emozioni che lasciano il segno. Il testo, scritto da Valerio Morganti e Martina Vinci, esplora il tema della fragilità e della resilienza, mentre la produzione fonde atmosfere intime con un ritornello irresistibile dal sapore dance”. La stessa Diana, con la sua interpretazione unica, trasforma la metafora del viaggio in un’esperienza sonora che travolge e coinvolge chi ascolta.

Ma in questa estate 2025 dove potremo ascoltarla?

“Siamo in attesa di conferme- spiega il suo manager- per ora abbiamo un concerto sicuro il 12 agosto a Pula. Stiamo aspettando di definire alcune date in Campania, in Puglia e in Emilia Romagna ma non abbiamo ancora le date certe per via dei trasporti.

In merito al concerto live quest’anno è supportato da una band di 5 musicisti ( basso, batterista corista, chitarrista , tastierista/corista, Sassofonista/corista).  Un concerto frizzante, con un repertorio che si sviluppa nella prima parte con un ritmo incalzante con brani cover di Giorgia, Annalisa , Bertè, La Rappresentante di lista, per arrivare a un momento emozionale dove Diana interpreta brani dolcissimi di Mia Martini, Arisa, Elisa per poi uscire di scena (per un cambio abito) lasciando spazio ad un brano suonato dalla band. Rientra per un nuovo momento del concerto dove canterà i brani che ha presentato a The Voice più il singolo inedito (Bon Voyage) edito dalla Warner Music. Il concerto ha una terza parte con un medley tutto internazionale con brani di Tina Turner, Abba, Donna Summer etc.  Il concerto è supportato anche da un ledwall dove le immagini danno forza allo spettacolo stesso.

A un anno di distanza dal suo esordio con l’Olbia, Cristian Totti dice addio al calcio professionistico. Il figlio dell’ex capitano della Roma, Francesco Totti, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo a soli 19 anni. Una scelta arrivata dopo mesi lontano dai campi, successivi alla sua uscita dalla squadra sarda a stagione ancora in corso.

Un addio che non sorprende del tutto. Il giovane centrocampista non è mai riuscito a trovare spazio stabile né visibilità all’interno dell’organico dell’Olbia. Dopo alcune apparizioni sporadiche e un debutto ufficiale lo scorso 25 agosto 2024 in Coppa Italia contro l’Ilvamaddalena, Cristian era finito al centro di commenti spiacevoli e insulti sui social, rivolti non tanto al suo gioco quanto al suo aspetto fisico.

Dopo la parentesi all’Olbia, Totti Jr. è rimasto svincolato per diversi mesi, senza riuscire a trovare una nuova squadra. Ora arriva la svolta: l’addio al calcio giocato e un nuovo inizio nello staff della “Totti Soccer School”, la scuola fondata da suo padre e oggi gestita dallo zio Riccardo.

Per Cristian si apre così una fase tutta nuova, ancora legata al mondo del calcio, ma con un ruolo diverso: non più in campo, ma al fianco dei giovani atleti, trasmettendo la propria esperienza e affrontando il futuro da educatore sportivo.