Il rapper Niko Pandetta trasferito a Uta: videochiamata dal carcere con Baby Gang gli costa la sorveglianza speciale

Nuovi guai per Niko Pandetta: trasferito a Uta dopo videochiamata dal carcere durante un concerto.
Nuovi sviluppi giudiziari per il rapper catanese Niko Pandetta, noto anche per essere il nipote del boss Turi Cappelli. Detenuto dal 2022 nel carcere Ucciardone di Palermo per reati legati all’evasione e allo spaccio di droga, Pandetta, come riporta L’Unione Sarda, è stato recentemente trasferito al carcere di Uta (Cagliari) in regime di sorveglianza speciale per sei mesi.
Il provvedimento è scattato dopo un episodio avvenuto durante il concerto del primo Maggio, quando Pandetta avrebbe preso parte a una videochiamata effettuata dal carcere con il collega rapper Baby Gang, impegnato in un’esibizione alla Plaia di Catania. Il momento, immortalato e diffuso sui social dai presenti, ha rapidamente fatto il giro del web, suscitando l’attenzione delle autorità penitenziarie.
A seguito dell’accaduto, la polizia penitenziaria ha effettuato una perquisizione nella cella di Pandetta, rinvenendo un telefono cellulare utilizzato per la videochiamata, violando così le norme carcerarie. Il legale del rapper, l’avvocato Riccardo Floris, ha già presentato un’istanza per la revoca del provvedimento di sorveglianza speciale disposto ai sensi dell’articolo 14-bis da parte del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

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