Una nuova ospite ha varcato i cancelli del rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia: si chiama Katrin, ed è una cagnolina dal passato segnato da abbandono e sofferenza. Il suo sguardo, profondo e colmo di angoscia, racconta senza bisogno di parole un vissuto fatto di paura e privazioni.

Per giorni i volontari della LIDA di Olbia hanno monitorato i suoi movimenti, cercando con pazienza di avvicinarla e conquistarne la fiducia. “Era evidente che aveva subito maltrattamenti, ogni suo gesto era dettato dal timore. Vederla così ci spezzava il cuore,” raccontano le volontarie del rifugio.

Ora Katrin è finalmente al sicuro. Accolta con delicatezza e amore, è stata subito sottoposta a controlli veterinari: le è stata diagnosticata la leishmaniosi, ma i volontari assicurano che riceverà tutte le cure necessarie. “Non sarà sola in questo percorso. Le restituiremo la dignità che le è stata negata,” affermano dal rifugio. Il caso di Katrin pone ancora una volta l’attenzione sul tema della responsabilità nell’adozione degli animali. “Nessuno è obbligato a prendere con sé un cane o un gatto, ma se si sceglie di farlo, dev’essere una scelta consapevole e rispettosa. Non è accettabile abbandonare o maltrattare un essere vivente,” sottolineano le volontarie.

La storia di Katrin è solo una delle tante che ogni giorno si ripetono. Il rifugio continua a dare voce agli animali dimenticati, lottando contro l’indifferenza. “Il suo sguardo smarrito diventerà un simbolo di rinascita. Le restituiremo la fiducia, l’amore, e soprattutto la gioia di vivere.” Per chi volesse sostenere il rifugio “I Fratelli Minori” o inviare aiuti:

Contatti: 3334312878 – [email protected]
Donazioni: www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai, 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000: 01976050904

Approvata in via definitiva la legge che riforma i reati contro gli animali: pene più dure, nuove aggravanti e maggiore tutela per gli animali vittime di violenze. Il provvedimento, promosso dalla deputata Michela Vittoria Brambilla, rappresenta un cambio di passo nel riconoscimento degli animali come soggetti di diritto e non più semplici oggetti di compassione.

Chi maltratta un animale rischia fino a 2 anni di carcere, che salgono a 4 anni e 60.000 euro di multa nei casi più gravi. Previsti aggravamenti se il reato avviene in presenza di minori, su più animali o con diffusione online. Tolleranza zero anche per i combattimenti: fino a 4 anni di reclusione e 160.000 euro di multa per gli organizzatori.

Tra le novità più significative, il divieto di tenere cani legati con catene, il bando delle pellicce di gatto domestico e l’obbligo di custodire gli animali sequestrati fino alla fine del processo. Le associazioni animaliste avranno nuovi poteri, inclusa la possibilità di ottenere l’affido definitivo degli animali dietro cauzione. Un cambiamento atteso da oltre vent’anni, che segna una svolta nella lotta alla violenza contro gli animali in Italia.