Una scena sorprendente e affascinante ha catturato l’attenzione dei visitatori a Cala Granara, sulla splendida isola di Spargi, nell’arcipelago di La Maddalena. Tra le acque cristalline e la sabbia dorata, un curioso ospite a quattro zampe ha deciso di godersi un momento di relax: un cinghiale si è immerso serenamente tra i bagnanti, regalando uno spettacolo unico di convivenza tra uomo e natura.

A immortalare l’incontro è stato il creator Davide Chergia, che ha saputo cogliere la magia di un momento sempre più comune nel nord della Sardegna, dove la natura selvaggia si intreccia armoniosamente con la presenza umana. Sull’isola di Spargi, come in molte altre località dell’arcipelago, gli animali vivono liberi e tranquilli, muovendosi senza timore tra i visitatori, in uno scenario che sembra uscito da una fiaba.

Questo tipo di incontri, che stupiscono e incantano i turisti, sono la testimonianza viva di un ecosistema preservato, in cui la bellezza incontaminata dell’ambiente permette una coesistenza pacifica tra uomo e fauna selvatica.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.