Un’enorme roccia a forma di fungo che vigila sulla popolazione. In quale comune sardo ci troviamo?

Questo curioso blocco di granito, dalla forma di un gigantesco fungo, domina il paesaggio circostante e risale a un'epoca lontana. Ma in quale comune sardo ci troviamo?
Il Fungo di Arzachena, un’imponente formazione granitica modellata dal vento e dagli agenti atmosferici, rappresenta uno dei monumenti naturali più straordinari della Gallura. Situato non lontano da Piazza Risorgimento, precisamente in località La Sarra, è un simbolo indiscusso della cittadina di Arzachena. Questo curioso blocco di granito, dalla forma di un gigantesco fungo, domina il paesaggio circostante e risale a un periodo in cui Arzachena era conosciuta con il nome romano di Turubulus Maior, che significa “fungo grande”.
Non solo un’attrazione naturale, ma anche un sito di grande rilevanza storica, il Fungo fu utilizzato come rifugio dagli antichi abitanti della zona fin dal Neolitico (3500 a.C.), come attestano i numerosi reperti ritrovati durante gli scavi archeologici. Nel suo sottosuolo si sono rinvenuti resti risalenti al periodo nuragico, nonché le tracce di un villaggio nuragico nei dintorni. La sua forma unica è frutto dell’erosione chimica e fisica degli agenti naturali, come il vento e l’acqua, che, uniti all’influenza salina dell’aerosol marino, hanno dato vita a questa straordinaria struttura a forma di fungo, con un grande “cappello” di pietra che poggia su un “gambe” di granito.
Questa emergenza granitica, oltre a essere un’opera naturale, è un esempio di come la roccia è stata utilizzata nel corso dei secoli, con murature a secco che si intrecciano alle formazioni naturali, visibili in alcuni tratti. L’area è stata oggetto di scavi fin dagli anni ’50, confermando che il Fungo di Arzachena è stato utilizzato come rifugio fin dai primi periodi della storia umana, durante il Neolitico Recente.
Il sito, situato ormai nel cuore del centro abitato di Arzachena, rappresenta uno degli esempi più significativi del riutilizzo delle formazioni granitiche tipiche della regione, offrendo uno straordinario incontro tra natura, archeologia e cultura.

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