Meraviglie di Sardegna: la magnifica tenuta di Benjamin Piercy a Badde Salighes

Questa proprietà si trova a Badde Salighes, un piccolo borgo nel comune di Bolotana, un angolo incantato della Sardegna che si trova a quasi a mille metri di altezza, immerso tra boschi e piante esotiche.
Meraviglie di Sardegna: la magnifica tenuta di Benjamin Piercy a Badde Salighes.
Questa proprietà si trova a Badde Salighes, un piccolo borgo nel comune di Bolotana, un angolo incantato della Sardegna che si trova a quasi a mille metri di altezza, immerso tra boschi e piante esotiche.
Benjamin Piercy, ingegnere gallese di grande visione e spirito imprenditoriale, è stato una figura centrale nella costruzione delle ferrovie sarde e un uomo dai numerosi interessi economici in tutto il mondo. Ma la sua passione per la Sardegna fu particolare, tanto che decise di stabilirsi nell’isola e di creare una tenuta che oggi, a distanza di oltre un secolo, è ancora perfettamente conservata.
Qui, oltre alla tenuta agricola, che per anni ha dato lavoro a centinaia di persone, si erge la splendida villa di Piercy. La sua famiglia, originaria della contea di Montgomery, nel Galles settentrionale, è diventata un pilastro della storia della Sardegna, non solo nel Marghine, ma anche in altre zone dell’isola. Il loro legame con la Sardegna, che si è sviluppato nel corso di quasi un secolo, continua ancora oggi, grazie ai discendenti degli operai di Piercy che vivono nella regione.
Il tutto ebbe inizio intorno al 1870, quando Benjamin Piercy, un ingegnere brillante e suddito della Corona britannica, arrivò in Sardegna per costruire la ferrovia che collegava Cagliari a Porto Torres, con una diramazione per Olbia, all’epoca chiamata Terranova. Questa impresa, commissionata dalla compagnia reale delle Ferrovie sarde, segnò l’inizio di una lunga e prospera carriera per Piercy, che ben presto si trovò a diventare una figura di rilievo in Sardegna, sia nel campo dell’ingegneria che in quello degli affari.
Nel corso dei decenni, la sua proprietà terriera, acquistata alla fine del XIX secolo, si è trasformata, evolvendo da azienda agricola a una vera e propria oasi naturalistica. Quattro ettari di terreno si estendono tra i rilievi del Marghine e l’altopiano di Campeda, dando vita a un giardino lussureggiante con una varietà incredibile di specie vegetali. Questa oasi, che Piercy ha lasciato in eredità alla Sardegna, è una testimonianza del suo amore per la natura e della sua passione per la bellezza del paesaggio. Piercy, infatti, era un uomo potente e ricco, ma anche un grande appassionato di botanica. La sua tenuta è oggi una riserva naturale che conserva piante autoctone e specie esotiche provenienti dai suoi viaggi in giro per il mondo.
La villa che Piercy fece costruire a Badde Salighes, tra il 1879 e il 1882, è un esempio perfetto dello stile inglese dell’epoca, un luogo dove Piercy e la sua famiglia vivevano in un ambiente di lusso, circondati da una natura incontaminata. La residenza rurale è sviluppata su tre livelli e ha una pianta quadrangolare. I quattro angoli della villa sono adornati da torrette con cupole metalliche, ciascuna coronata da un piccolo pinnacolo in ferro. All’interno, le stanze del piano terra sono arricchite da numerosi dipinti che danno un tocco di eleganza a ogni angolo della casa. Ancora oggi, dopo il restauro del 2010, la villa è aperta al pubblico, così come il giardino che la circonda. Questo piccolo orto botanico, che continua a vivere della passione di Piercy per la natura, ospita una ricca varietà di piante, tra cui aceri, agrifogli, castagni, lecci e roverelle, ma anche specie esotiche come il libocedro, il tuja dell’Himalaya, l’abete di Spagna, il bosso delle Baleari e il cipresso di Lawson. Il parco, progettato nello stile inglese, è abbellito da una piscina, circondata da alberi che creano un’atmosfera di pace e serenità.
L’azienda agricola di Piercy, che si estendeva per ben mille ettari, divenne famosa per l’allevamento zootecnico che vi veniva praticato, uno dei più grandi del Mediterraneo. La tenuta era un polo produttivo che dava lavoro a numerosi dipendenti, i quali abitavano nei borghi di Badde Salighes e Padru Mannu. Qui, Piercy fece costruire un caseificio dotato di impianti innovativi per l’epoca, che segnò un importante passo avanti nell’industria zootecnica di Bolotana. Il suo nome è ancora oggi legato alla nascita dell’agricoltura intensiva e dell’industria zootecnica nella regione, un’eredità che ha avuto un impatto profondo sulla Sardegna e sulla sua economia.
Una curiosità che merita di essere raccontata riguarda l’origine del nome “Chilivani”. Secondo una leggenda, il nome deriverebbe dalla principessa indiana Chilivan, di cui Piercy si invaghì durante un suo viaggio in India. Si racconta che, al suo ritorno in Sardegna, dedicò proprio a lei la stazione ferroviaria di Chilivani, un omaggio alla sua bella amante. Un aneddoto che, seppur intriso di romanticismo, rende ancora più affascinante la figura di questo ingegnere gallese che ha lasciato un segno indelebile nella storia e nella cultura della Sardegna.

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