Il mondo dello sport si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta questa mattina, lunedì 21 aprile 2025. In segno di rispetto per il Pontefice, la Lega Serie A ha annunciato il rinvio a data da destinarsi di tutte le gare in programma oggi, incluse quelle del campionato Primavera 1.

La 33ª giornata di Serie A, dunque, si ferma. Le sfide previste per oggi – Torino-Udinese, Cagliari-Fiorentina, Genoa-Lazio e Parma-Juventus – non si giocheranno. Stessa sorte per le partite del campionato giovanile Primavera 1, con Roma-Udinese, Monza-Sassuolo e Sampdoria-Torino tutte rinviate.

La decisione segue il precedente del 2005, quando la morte di Papa Giovanni Paolo II portò alla sospensione della 30ª giornata di Serie A. Allora, fu l’allora presidente del CONI Giovanni Petrucci a disporre l’interruzione di tutte le attività sportive, una scelta che oggi si ripete nel rispetto della figura di Papa Bergoglio.

Le nuove date per il recupero delle partite saranno comunicate nei prossimi giorni, compatibilmente con gli impegni delle squadre tra campionato e coppe. La Lega Serie A, intanto, si è unita al lutto nazionale per la perdita del Santo Padre, ricordato da tutto il mondo dello sport per i suoi continui richiami ai valori di fraternità, solidarietà e inclusione.

Nella giornata in cui Papa Francesco ci ha lasciati (qui il LINK all’articolo), ricordiamolo con la sua visita alla città di Cagliari, che avvenne il 22 settembre del 2013.

In una calda mattina d’inizio autunno, giungeva a Cagliari Papa Francesco. Il capoluogo sardo, che a distanza di appena cinque anni aveva accolto Papa Benedetto XVI, era un’unica marea umana. Dopo l’arrivo all’aeroporto di Elmas, il primo appuntamento fu con il mondo del lavoro. Il pontefice argentino ascoltò le toccanti parole dei lavoratori che vivevano (e vivono ancora) il dramma della crisi e della disoccupazione, poi fu la volta del saluto alle autorità e ai malati. Seguì la Messa sul sagrato di Bonaria. La vista dal piazzale della basilica fu la stessa già vissuta con i tre precedenti pontefici che avevano visitato Cagliari: tutta la Sardegna sembrava essersi riversata ai piedi del colle. Il pontefice fece riferimento al legame della Madonna di Bonaria con la fondazione della città di Buenos Aires.

Alle 13 Papa Francesco giunse al Pontificio Seminario Regionale Sardo, dopo la benedizione della campana per la cappella, seguì il pranzo in compagnia dei vescovi isolani e alla presenza dei seminaristi. Al papa, tra le altre pietanze, furono offerti culurgiones ogliastrini e fregula con arselle come primi, anche se papa Bergoglio optò per il riso in bianco. Come secondo non mancò il maialetto arrosto aromatizzato al mirto sardo. Ad accompagnare i vari tipi di vini regionali ed il fil’e ferru, sul quale Papa Francesco si soffermò con una battuta. Al pomeriggio si tenne l’incontro con i poveri e i detenuti, seguito dalla visita alle suore di clausura.

Alle 16 raggiunse, gesuita tra gesuiti, alla Facoltà Teologica della Sardegna. Qui i padri della Compagnia di Gesù fecero gli onori di casa ed il pontefice tenne un discorso alla presenza del mondo della cultura, non solo teologica. All’uscita della facoltà di Teologia un simpatico siparietto: Mentre la papamobile usciva dal cancello dello stabile, un gruppo di ragazzi da un balcone di fronte esposero uno striscione per esortare il papa a prendere un caffè con loro. Papa Bergoglio, divertito, li salutò mimando il gesto di sorbire un caffè. Il corteo papale attraversò poi via Roma, dove una folla immensa lo attendeva per l’incontro con i giovani. Alle 19 circa, al termine della breve ma intensa visita, Papa Francesco riguadagnava le scalette dell’aereo per ritornare a Roma.