Sassari, deturpati i manifesti di Sant’Efisio: scritte offensive e insulti antisemiti scuotono la città

Un gesto vile, isolato e profondamente lontano dallo spirito di un popolo che, da generazioni, rinnova con orgoglio la propria devozione a Sant’Efisio.
Un grave gesto di inciviltà ha colpito Sassari a circa un mese della storica processione in onore di Sant’Efisio. Alcuni dei manifesti che annunciano l’importante ricorrenza religiosa sono stati imbrattati con scritte volgari e contenuti di matrice antisemita. L’atto vandalico, che ha suscitato sdegno e condanna, include anche insulti diretti alla città di Cagliari.
Tra le prime reazioni, si segnala quella decisa di un’antica corporazione di mestiere, il Gremio dei Contadini, che prende parte alla Discesa dei Candelieri, emblema delle tradizioni sassaresi: “Prendiamo le distanze da questo atto di inciviltà e ignoranza operato da qualche nostro concittadino che non meriterebbe di esser chiamato Sassarese. Vergogna!”.
Il manifesto imbrattato non è un semplice annuncio: rappresenta un simbolo profondo della fede e dell’identità del popolo sardo, legato a un voto solenne espresso 369 anni fa per liberare la Sardegna dalla peste. Il prossimo 1° maggio, Cagliari tornerà a riempirsi di colori e di speranza: i gruppi folkloristici provenienti da ogni angolo della Sardegna sfileranno insieme, testimoniando l’unione e la fratellanza che da secoli contraddistinguono questa celebrazione. Le scritte offensive che hanno deturpato il manifesto non intaccheranno i valori che essa rappresenta: rispetto, memoria, identità.
Un gesto vile, isolato e profondamente lontano dallo spirito di un popolo che, da generazioni, rinnova con orgoglio la propria devozione a Sant’Efisio.

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