Un gioiello abbandonato con vista sulla Corsica: in quale paese sardo ci troviamo?
La storia del punto più settentrionale dell’isola, dalla regolamentazione del traffico navale alla dismissione della rete costiera nazionale, oggi totalmente abbandonato. Dove ci troviamo?
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La creazione del semaforo è stata una risposta alla tragedia del naufragio della fregata francese Sémillante nel 1855. Dopo quasi un secolo di attività, il semaforo è stato dismesso con l’introduzione di nuove tecnologie di comunicazione radionavale. Oggi la struttura è ridotta a uno scheletro.
Situato sulla collina di Punta Falcone, offriva una visuale spettacolare sullo stretto e sulla Corsica, come raccontano bene gli amici di www.sardegnaabbandonata.it
Il semaforo di Punta Falcone, costruito per dirigere il traffico navale sulle Bocche di Bonifacio, ha continuato a funzionare fino all’introduzione delle nuove tecnologie di comunicazione radionavale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’area circostante si affollò con l’installazione di batterie antiaeree e antinave.
Dopo quasi un secolo di servizio, il semaforo fu pensionato con la dismissione della rete costiera nazionale. Oggi, la struttura è ridotta a uno scheletro fatiscente, spogliata di mobilio e tracce umane, ma offre ancora una vista panoramica sulle Bocche di Bonifacio e sulla Corsica. La sala centrale e la vecchia asta semaforica sono murate, ma la terrazza sovrastante offre una vista mozzafiato sulla zona circostante.
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Tragico schianto a Selargius: un giovane perde la vita in un incidente stradale

Una mattina come tante altre si è trasformata in un incubo per Selargius, dove un incidente mortale ha spezzato la vita di Nicola Salis, un ragazzo di soli 27 anni. Grave il cugino.
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Tragico schianto a Selargius: un giovane perde la vita in un incidente stradale.
Una mattina come tante altre si è trasformata in un incubo per Selargius, dove un incidente mortale ha spezzato la vita di Nicola Salis, un ragazzo di soli 27 anni. L’incidente, avvenuto sulla provinciale 15, ha visto coinvolti due cugini su una moto e una donna alla guida di un’auto. Il bilancio è tragico: Nicola non ce l’ha fatta, mentre il cugino, 25enne, è stato trasportato d’urgenza in ospedale in condizioni critiche.
Il drammatico evento ha avuto luogo all’incrocio con via del Lavoro, un punto noto per il suo traffico intenso, dove le automobili si muovono freneticamente in entrambe le direzioni. Stando alle prime ricostruzioni, l’incidente si sarebbe verificato in un attimo, con una collisione frontale che ha scaraventato i due giovani motociclisti, a bordo di una Benelli, a diversi metri dall’impatto. La moto, dopo il violento scontro, si è schiantata sul ciglio della strada, lasciando dietro di sé un quadro desolante.
Immediatamente dopo l’incidente, l’allerta è stata diramata e le ambulanze hanno raggiunto il luogo in men che non si dica, insieme ai carabinieri e ai Vigili del fuoco di Cagliari. Nonostante i tempestivi interventi, per Nicola non c’è stato nulla da fare: i soccorsi si sono rivelati vani. Fortunatamente, la conducente dell’auto, una Ford C Max, è rimasta illesa, ma il trauma psicologico sarà difficile da superare.
Dopo il sinistro, i carabinieri del Nucleo radiomobile di Quartu, coadiuvati dalle stazioni di Selargius e Sestu, hanno avviato un’inchiesta per chiarire la dinamica dell’accaduto. Gli agenti hanno ascoltato testimoni, automobilisti che si trovavano nelle vicinanze, nella speranza di ricostruire gli eventi e identificare eventuali responsabilità. Inoltre, si stanno cercando filmati di telecamere di sorveglianza che possano aver ripreso i momenti precedenti lo scontro, per fornire un quadro più chiaro di quanto accaduto. I rilievi si sono protratti fino a tarda sera, rendendo difficile la circolazione nella zona, che solo dopo la rimozione dei veicoli coinvolti ha potuto riprendere normalmente. La comunità di Selargius è scossa da questa tragedia, che riporta alla luce l’eterna battaglia contro la sicurezza stradale nelle aree ad alto traffico. accertamenti
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