È successo tutto all’alba, intorno alle 5:30 del mattino, lungo la Strada Provinciale 91 nel territorio di Capoterra, in provincia di Cagliari. Due auto si sono scontrate frontalmente per cause ancora da chiarire, in un violento impatto che ha richiesto l’immediato intervento dei soccorsi.

Sul posto sono arrivati tempestivamente i Vigili del Fuoco del Comando di Cagliari, con la squadra 4A del distaccamento cittadino. Gli operatori hanno lavorato con prontezza per estrarre uno dei conducenti rimasto incastrato all’interno del proprio veicolo. Una volta liberato, è stato affidato alle cure del personale sanitario presente sul posto.

Il bilancio dell’incidente parla di due feriti gravi, entrambi trasportati in ospedale in codice rosso a bordo delle ambulanze del 118. Le condizioni dei coinvolti sono serie, ma al momento non si hanno ulteriori aggiornamenti ufficiali sul loro stato.

I Vigili del Fuoco hanno provveduto anche alla messa in sicurezza dei mezzi e della carreggiata, per consentire la rimozione dei veicoli e il ripristino della viabilità. Presenti anche le forze dell’ordine competenti, impegnate nei rilievi e negli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’accaduto.

In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.

Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.

Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.