Solo e sotto la pioggia, aveva perso il suo gregge: il miracolo di Messi, l’agnellino salvato

La storia di Messi è stata raccontata dalle volontarie del rifugio I Fratelli Minori di Olbia che ospitano e si prendono cura di oltre 500 cani ogni giorno: contatti: 3334312878 - [email protected]
In una fredda giornata di febbraio, sotto una pioggia incessante, un piccolo agnellino giaceva bagnato e in fin di vita su un prato di una campagna sarda. Il gregge si era spostato, lasciandolo solo e vulnerabile. Sarebbe morto di stenti se non fosse stato per l’intervento di una donna che, passando di lì, lo ha notato e non ha esitato a soccorrerlo.
Lo ha preso tra le braccia e, con ogni mezzo possibile, ha cercato di riscaldarlo e di stabilizzarlo. Per ore lo ha tenuto al caldo, vegliando su di lui nella speranza che riuscisse a riprendersi. Messi – così è stato chiamato – ha iniziato a deglutire e a nutrirsi con il latte artificiale, mostrando una straordinaria forza di sopravvivenza.
Se nessuno lo avesse trovato, il suo destino sarebbe stato segnato. Ma lui ha avuto una seconda possibilità, e il suo viaggio è proseguito grazie alla cura di un’altra persona che lo ha accudito per due settimane, fino a quando una terza lo ha accolto per prepararlo alla sua nuova vita.
Oggi Messi ha finalmente trovato una casa definitiva, dove potrà vivere insieme a due caprette in uno spazio ampio e sicuro. È un agnellino particolare, che segue le persone come farebbe un cane, dimostrando quanto gli animali siano in grado di creare legami profondi con chi si prende cura di loro.
La sua storia è una testimonianza concreta di come il rispetto e l’attenzione possano fare la differenza nella vita di ogni essere vivente. Auguriamo a Messi una buona Pasqua, circondato dall’affetto che merita. La storia è stata raccontata dalle volontarie del rifugio I Fratelli Minori di Olbia che ospitano e si prendono cura di oltre 500 cani ogni giorno: contatti: 3334312878 – [email protected]

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