Ha viaggiato attraverso il mare nel motore di un’auto, dalla Sardegna alle Marche: la storia di Romeo, oggi felicemente adottato

Romeo, il cucciolo "clandestino" che, nascosto nel motore di un'auto, ha viaggiato tra traghetto e autostrada, dalla Sardegna alle Marche. La sua storia.
Nel cuore dell’estate, tra le onde del Mediterraneo e il rombo dei motori, un cucciolo di gatto lottava per la sua vita. Nato randagio in Sardegna, il destino aveva in serbo per lui un viaggio straordinario. Aveva appena un mese quando si ritrovò, affamato e disperato, a cercare rifugio nel posto più inaspettato: il vano motore di un’Alfa Romeo. Forse era stato il calore del motore a richiamarlo, o forse il caso lo aveva portato proprio lì. Fatto sta che, nascosto tra gli ingranaggi e la polvere, si imbarcò in un viaggio che avrebbe potuto essergli fatale.
In traghetto dalla Sardegna alle Marche, attraverso il mare e poi le lunghe autostrade, Romeo – così fu poi chiamato, dall’auto in cui ha trovato la sua salvezza – resistette a un’odissea di chilometri e pericoli. Quando l’auto arrivò a destinazione, tutto sembrava tranquillo. Il suo salvatore, un uomo che sarebbe presto diventato il suo migliore amico, lo aveva intravisto già in Sardegna, sotto la macchina al porto. Ma, non vedendolo più, aveva pensato che fosse andato via.
Fu solo quella sera, nel silenzio del garage, che un flebile miagolio disperato rivelò la sua presenza. Il piccolo clandestino era ancora lì, incastrato e sfinito. Estrarlo dal motore fu un’impresa, ma appena fu tra le braccia del suo soccorritore, il suo destino cambiò per sempre.
Ridotto a pelle e ossa, sporco dalla testa ai piedi e incapace di reggersi in piedi, Romeo aveva bisogno di aiuto immediato. Fu rifocillato, riscaldato e portato di corsa dal veterinario. Le cure e l’affetto ricevuti gli salvarono la vita. Giorno dopo giorno, il piccolo randagio recuperò forze e vigore, trasformandosi in un gatto sano, fiero e bellissimo. Oggi, Romeo è il re della casa, il testimone vivente di un viaggio incredibile e di una seconda possibilità. Tra tante auto, aveva scelto proprio quell’Alfa. E forse, nel suo cuore felino, sapeva già che quel viaggio non sarebbe stata la fine, ma solo l’inizio della sua nuova vita.

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