Assalto milionario a portavalori in Toscana: banditi con accento sardo

Fortunatamente, non si registrano feriti tra il personale coinvolto.
Un commando armato ha assaltato due furgoni portavalori sulla Strada Statale Aurelia, nei pressi del casello di San Vincenzo (Livorno), riuscendo a sottrarre un bottino che ammonterebbe a svariati milioni di euro. Fortunatamente, non si registrano feriti tra il personale coinvolto.
Secondo le prime ricostruzioni, la banda, composta da circa dieci individui, ha sfruttato un tratto di superstrada interessato da lavori in corso, dove il traffico era canalizzato su una sola corsia. Utilizzando un furgone per il trasporto di animali, poi incendiato, i malviventi hanno bloccato i portavalori, esplodendo colpi in aria per intimidire le guardie giurate e costringerle ad abbandonare i mezzi. Dai video si evince che i banditi comunicavano tra loro con un marcato accento sardo.
Dopo aver prelevato il denaro, stimato in circa tre milioni di euro, la banda è fuggita a bordo di almeno tre autovetture in direzione sud. Durante l’assalto, i criminali, con il volto coperto da passamontagna, hanno utilizzato esplosivi per aprire i furgoni, provocando incendi che hanno reso necessaria la chiusura temporanea del tratto stradale.
Testimoni oculari descrivono la scena come “da film”, riportando di aver udito un forte boato, seguito da colpi di arma da fuoco e dall’innalzarsi di una colonna di fumo dai mezzi incendiati. Le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente, hanno avviato le indagini per individuare i responsabili, mentre i vigili del fuoco hanno domato le fiamme e messo in sicurezza l’area. Il sindaco di San Vincenzo, Paolo Riccucci, ha espresso sollievo per l’assenza di feriti e ha elogiato l’operato delle autorità e dei cittadini che hanno prontamente segnalato l’accaduto.
I furgoni portavalori erano partiti da Cecina (Livorno) con il denaro destinato al deposito di Grosseto, da dove sarebbe stato smistato ai vari uffici postali. Le indagini proseguono per risalire all’identità dei malviventi e recuperare la somma sottratta.

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