Meraviglie di Sardegna: la tomba dei giganti di s’Ena ‘e Thomes, una delle tombe nuragiche più affascinanti e suggestive dell’isola

Il monumento si erge come un testimone silenzioso di un'epoca lontana, immersa nella naturale bellezza della valle del rio Isalle, nel territorio di Dorgali.
Meraviglie di Sardegna: la tomba dei giganti di s’Ena ‘e Thomes, una delle tombe nuragiche più affascinanti e suggestive dell’isola
Il monumento si erge come un testimone silenzioso di un’epoca lontana, immersa nella naturale bellezza della valle del rio Isalle, nel territorio di Dorgali.
Procedendo lungo la strada che conduce a Lula, ci si imbatte in un sentiero di circa mezzo chilometro, avvolto dalla rigogliosa macchia mediterranea, che conduce a questo straordinario monumento. Ecco che, all’improvviso, emerge una magnifica stele di granito, alta quasi quattro metri, che svetta sopra la tomba, un’imponente struttura composta da esedra, corridoio e area sacra. Questo luogo, situato su un terreno privato, è accessibile senza alcun biglietto; basta aprire e chiudere un cancello, un semplice gesto per garantire la sicurezza degli animali dell’allevatore che possiede l’area, permettendo così a chiunque di ammirare uno dei simboli più rappresentativi della civiltà nuragica.
La tomba dei giganti di s’Ena ‘e Thomes risale al periodo del Bronzo Antico, tra il 1800 e il 1600 a.C., e si presenta in tutta la sua maestosità e straordinaria conservazione. Questo monumento funerario, arcaico e imponente, presenta al centro dell’esedra una stele centinata, finemente levigata e pesante ben sette tonnellate, il cui design richiama le linee di una gigantesca testa di toro. La sacralità del luogo è palpabile: il paesaggio circostante e l’atmosfera che lo avvolge sembrano trasportarci direttamente all’Età del Bronzo, evocando un senso di meraviglia e rispetto per le antiche tradizioni. Tuttavia, accanto a questa bellezza si evidenziano delle lacune: la mancanza di servizi, di un bookshop, di un’accoglienza adeguata e di indicazioni chiare per valorizzare ulteriormente il sito pongono interrogativi su quanto potrebbe essere apprezzato e sostenuto se la tomba fosse situata in un contesto più turistico, come ad esempio in Inghilterra, dove monumenti simili, come Stonehenge, attirano folle di visitatori.
L’esedra, che circonda la tomba, si presenta come un semicerchio di lastroni di pietra, infissi nel terreno “a coltello”, creando una suggestiva forma che ricorda delle corna taurine. Le dimensioni delle pietre decrescono dal centro verso le estremità, creando un effetto visivo affascinante e potente. Davanti all’esedra si trova l’area sacra, un luogo dove venivano officiati riti funerari ancestrali, carichi di significato e di rispetto per i defunti.
Nella stele è stata ricavata una porticina simbolica, che funge da accesso al corridoio funerario, dove venivano inumati i defunti. È interessante notare che il termine “giganti” è in realtà improprio; queste tombe erano in realtà luoghi di sepoltura collettiva, destinate probabilmente a personaggi di rango o membri della comunità. Il corridoio funerario, lungo ben 11 metri e dotato di una copertura a piattabanda, è caratterizzato da lastre di pietra disposte orizzontalmente lungo le pareti, creando un’atmosfera di grande solennità. Secondo la leggenda, si narrava che queste tombe fossero utilizzate da esseri enormi, e le dimensioni ciclopiche delle strutture hanno contribuito a dar vita a questo mito.
Negli ultimi anni, luoghi come la tomba di s’Ena ‘e Thomes sono stati reinterpretati come spazi di emanazione energetica, attirando ricercatori, spiritualisti e curiosi in cerca di guarigioni fisiche o rigenerazioni spirituali. In antichi rituali, diffusi in diverse culture mediterranee, si praticava un sonno-trance per entrare in contatto con la divinità. In modo più semplice e attuale, come avviene oggi, questi sepolcri rappresentano luoghi di pace e meditazione, dove chiunque può simbolicamente connettersi con i propri cari defunti, riflettendo e trovando conforto nella bellezza e nella storia che permeano questo straordinario monumento.

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