Ritorna l’ora legale: quando dovremo spostare le lancette?

Tra pochissimo ritorna l'ora legale. Quando cambia l'orario e tutto quello che c’è da sapere.
Ritorna l’ora legale: quando dovremo spostare le lancette?
Tra pochissimo ritorna l’ora legale. Quando cambia l’orario e tutto quello che c’è da sapere.
Il momento del cambio dell’ora è ormai alle porte e, come ogni anno, porta con sé una serie di riflessioni e considerazioni. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo, tra poco più di una settimana, saremo chiamati a spostare le lancette degli orologi un’ora in avanti, segnando il ritorno dell’ora legale. Questo cambiamento, che avviene dopo circa cinque mesi di ora solare, avrà un impatto sulle nostre abitudini quotidiane, poiché perderemo un’ora di sonno, ma guadagneremo una maggiore luce durante le ore serali, un aspetto che molti di noi apprezzeranno particolarmente, soprattutto con l’arrivo della primavera.
Il passaggio all’ora legale, che avverrà tra sabato e domenica della prossima settimana, comporterà il famigerato spostamento delle lancette dalle 2 alle 3 del mattino. Per una notte, quindi, dormiremo un’ora in meno, ma questa perdita di tempo prezioso sarà compensata dalla luce solare che si prolungherà nelle ore serali, permettendo a tutti di godere di più tempo all’aperto durante le giornate che si allungano. Il principale obiettivo di questa convenzione che regola l’alternanza tra ora solare e ora legale è, infatti, il risparmio energetico, cercando di ottimizzare l’uso della luce naturale durante le ore di attività.
Tuttavia, sebbene l’ora legale sia ormai una consuetudine consolidata, negli ultimi anni si è intensificata la discussione sull’opportunità di abolire questo sistema. All’interno dell’Unione Europea, infatti, sono in corso dibattiti riguardanti l’opportunità di eliminare il cambio stagionale dell’ora, con alcune nazioni che spingono per una modifica definitiva. Paesi come la Russia e l’Egitto hanno già rinunciato a questa pratica, mentre molti altri, specialmente in Africa, non l’hanno mai adottata. In particolare, a spingere per una revisione sono i paesi del Nord Europa, dove il passaggio tra ora solare e ora legale provoca forti squilibri, soprattutto a livello psicologico e fisico, in quanto l’adattamento a un nuovo orario si avverte più intensamente.
Nonostante queste discussioni e le possibili evoluzioni future, per ora l’ora legale rimane in vigore, come pure il ritorno all’ora solare con l’arrivo della stagione più fredda. La pratica di cambiare orario due volte all’anno continua ad essere la norma in molti paesi, e anche quest’anno saremo tutti coinvolti in questo piccolo ma significativo cambiamento.

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Tragedia di Cala Fighera, domani l’ultimo saluto a Paolo Durzu. Ancora da fissare i funerali di Manola Mascia

Si terranno domani pomeriggio, alle ore 15, nella chiesa di Sant’Antonio a Quartu, i funerali di Paolo Durzu, il trentatreenne tragicamente scomparso insieme alla compagna Manola Mascia, di 29 anni, nella tragedia che ha sconvolto Cala Fighera. Le esequie della giovane donna, ritrovata per prima, mercoledì scorso, non sono ancora state ufficialmente fissate.
Tragedia di Cala Fighera, domani l’ultimo saluto a Paolo Durzu. Ancora da fissare i funerali di Manola Mascia
Si terranno domani pomeriggio, alle ore 15, nella chiesa di Sant’Antonio a Quartu, i funerali di Paolo Durzu, il trentatreenne tragicamente scomparso insieme alla compagna Manola Mascia, di 29 anni, nella tragedia che ha sconvolto Cala Fighera. Le esequie della giovane donna, ritrovata per prima, mercoledì scorso, non sono ancora state ufficialmente fissate: l’ipotesi più probabile è che si svolgano mercoledì, nel quartiere di San Michele a Cagliari, dove la ragazza viveva con la sua famiglia.
Questa mattina le salme sono state restituite ai parenti, dopo il completamento degli esami necroscopici condotti dal medico legale. I risultati confermano le prime valutazioni: le ferite riportate dai due ragazzi sono compatibili con una caduta dal costone roccioso. Si dovranno ora attendere gli esiti degli approfondimenti tossicologici e istologici, che potrebbero offrire ulteriori dettagli su ciò che è accaduto.
Intanto proseguono le indagini della squadra mobile della Questura di Cagliari, coordinate dal dirigente Davide Carboni. Un elemento importante nelle mani degli inquirenti è il telefonino di Paolo Durzu, ritrovato all’interno del borsello che si trovava accanto al corpo della fidanzata. Il contenuto del dispositivo potrebbe aiutare a ricostruire le ultime ore di vita della coppia. Anche le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona potrebbero rivelarsi fondamentali per fare chiarezza.
L’ipotesi principale resta quella di un tragico incidente. Cala Fighera era un luogo del cuore per entrambi: una meta che frequentavano spesso, affascinati dalla sua bellezza selvaggia. Amavano trascorrere lì intere giornate, immergendosi nella natura e camminando lungo i sentieri del promontorio. Spesso si avventuravano anche in zone interdette al passaggio, rese pericolose da frequenti frane e smottamenti. È proprio lì, in quell’angolo di paradiso diventato improvvisamente teatro di dolore, che si è conclusa la loro ultima passeggiata. Nello stesso punto, oggi, una croce ricorda un’altra vita spezzata in circostanze simili. Cala Fighera, luogo amato e temuto, continua a custodire i suoi misteri.

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