Un Comune al giorno, tutti i paesi della Sardegna: Castelsardo

Un viaggio tra i tesori della Sardegna non può dirsi completo senza una sosta a Castelsardo, uno dei borghi più affascinanti e suggestivi dell’isola, inserito con merito nell’esclusivo Club dei borghi più belli d’Italia. Questa straordinaria roccaforte medioevale, incastonata su un promontorio dell’Anglona, domina il centro del golfo dell’Asinara nel nord-ovest della Sardegna, offrendo panorami mozzafiato e un'atmosfera che sa di storia, cultura e tradizione.
Un Comune al giorno, tutti i paesi della Sardegna: Castelsardo.
Un viaggio tra i tesori della Sardegna non può dirsi completo senza una sosta a Castelsardo, uno dei borghi più affascinanti e suggestivi dell’isola, inserito con merito nell’esclusivo Club dei borghi più belli d’Italia. Questa straordinaria roccaforte medioevale, incastonata su un promontorio dell’Anglona, domina il centro del golfo dell’Asinara nel nord-ovest della Sardegna, offrendo panorami mozzafiato e un’atmosfera che sa di storia, cultura e tradizione.
Qui la natura selvaggia e il fascino dell’architettura storica si fondono armoniosamente, creando un luogo senza tempo, capace di affascinare chiunque lo visiti.
Le origini di Castelsardo si perdono tra mito e storia. Alcuni studiosi ipotizzano che in epoca romana potesse corrispondere all’antica Tibula, mentre il suo destino certo inizia nel Medioevo, quando venne fortificato dai Doria, potente famiglia genovese, attorno al loro castello, la cui costruzione, secondo la tradizione, risale al 1102, ma che con ogni probabilità fu eretto alla fine del XIII secolo. La sua posizione strategica lo rese per secoli una fortezza inespugnabile, protetta da possenti mura e ben diciassette torri, che le permisero di resistere ad assedi e battaglie fino all’epoca delle armi da fuoco. Sotto la dominazione aragonese, agli inizi del XVI secolo, il borgo venne ribattezzato Castillo Aragonés e divenne un importante centro religioso, ospitando la sede vescovile fino alla costruzione della cattedrale di Sant’Antonio Abate nel 1586. Questa splendida chiesa, affacciata a picco sul mare, è caratterizzata da una torre campanaria che svetta con una cupola maiolicata e custodisce nelle sue cripte il museo del ‘Maestro di Castelsardo’, un piccolo gioiello di arte sacra. Nel XVIII secolo, con l’avvento della dinastia sabauda, il borgo assunse il nome attuale e mantenne intatto il suo aspetto di signoria fortificata, con i bastioni a strapiombo sul mare e le ripide scalinate che lo attraversano.
Un viaggio a Castelsardo è un’immersione in un passato glorioso che si manifesta nei suoi edifici storici e religiosi. Tra le tappe imperdibili vi sono la chiesa di Santa Maria delle Grazie, che custodisce il crocifisso miracoloso detto ‘Cristo Nero’, il monastero dei Benedettini, l’antico episcopio, il palazzo La Loggia, sede municipale sin dal 1111, e il palazzo Eleonora d’Arborea, un tempo dimora nobiliare. Passeggiando tra i vicoli del borgo, si respira l’atmosfera autentica di un tempo lontano, tra botteghe artigiane e scorci pittoreschi che incorniciano il mare.
Ma il cuore pulsante di Castelsardo è rappresentato dalle sue tradizioni, vive e sentite, che si manifestano in eventi di straordinaria suggestione. La Settimana Santa è il momento più atteso dell’anno, quando la fede popolare si esprime attraverso solenni celebrazioni di origine spagnola. Il Lunissanti, che si svolge il lunedì dopo la Domenica delle Palme, è una delle ricorrenze più affascinanti: all’alba, un lungo pellegrinaggio conduce i fedeli alla basilica di Nostra Signora di Tergu, tra canti sacri e un’atmosfera carica di spiritualità. Di notte, il borgo si illumina con fiaccole e risuona delle voci dei cori. Imperdibili anche la Prucissioni del Giovedì Santo e Lu Lcravamentu del Venerdì, riti che mescolano sacro e tradizione con un’intensità unica. Il 17 gennaio, invece, il borgo si accende di fuochi in onore di Sant’Antonio Abate, patrono del paese, dando vita a una festa popolare che unisce sacro e profano in un connubio perfetto.
Accanto alla storia e alle tradizioni, Castelsardo custodisce anche preziose testimonianze archeologiche e naturali. A pochi chilometri dal borgo si trovano siti di inestimabile valore come il nuraghe Paddaju, le mura megalitiche prenuragiche di Monte Ossoni e le enigmatiche Domus de Janas, antiche tombe scavate nella roccia, impreziosite da incisioni ‘a protome taurina’. Tra le meraviglie naturali spicca la celebre Roccia dell’Elefante, una scultura naturale dalle sembianze di un pachiderma, che custodisce anch’essa tombe preistoriche al suo interno.
Il litorale castellanese è un tripudio di bellezza e selvaggia maestosità. Le alte scogliere di trachite rossa si tuffano nel mare cristallino, creando scenari spettacolari. Pochi sono i tratti sabbiosi, ma incantevoli: la Marina di Castelsardo, situata all’ingresso del borgo, e la spiaggia di Lu Bagnu, una frazione a circa due chilometri e mezzo di distanza, che regala un arenile dorato incorniciato da rocce verdeggianti e un fondale limpido, perfetto per gli amanti dello snorkeling. Gli appassionati di sport acquatici non possono perdersi Punta La Capra, un luogo magico in cui il gioco delle correnti e degli scogli forma una piscina naturale ideale per windsurf e vela.
E poi c’è la gastronomia, un altro punto di forza di Castelsardo. Qui il mare è protagonista assoluto nelle cucine dei ristoranti locali, con piatti che esaltano i sapori autentici della tradizione: aragoste succulente, astici, granchi reali, ricci e frutti di mare, serviti con ingredienti freschi e genuini. Un’esperienza culinaria che completa un viaggio indimenticabile in uno dei gioielli più splendenti della Sardegna.
Visitare Castelsardo significa perdersi tra storia e leggenda, tra mare e tradizioni, in un borgo che incanta e lascia un segno indelebile nell’anima di chi lo scopre.

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