Lo sapevate? Quanti asinelli bianchi ci sono all’Asinara?

Le principali popolazioni si trovano sull’Isola dell’Asinara e nella Foresta Demaniale di Porto Conte, ma sapete in tutto quanti asinelli albini ci sono?
L’asino domestico ha origini antiche e si deve a una serie di incroci tra diverse sottospecie africane. Nel corso del tempo, alcune popolazioni si sono rinselvatichite in diverse parti del mondo, tra cui la Sardegna. In particolare, sull’Isola dell’Asinara e nella Foresta Demaniale di Porto Conte si sono formate comunità di asini liberi, che vivono senza alcun controllo umano.
L’asinello bianco dell’Asinara è una rara varietà albina dell’asino sardo e il suo numero è limitato. Le principali popolazioni si trovano sull’Isola dell’Asinara e nella Foresta Demaniale di Porto Conte. Tuttavia, grazie a recenti programmi di salvaguardia, alcuni esemplari sono stati introdotti in altre località della Sardegna. La conservazione genetica della specie è curata dall’Istituto di Incremento Ippico, che mantiene un nucleo puro, privo di incroci con asini grigi, diversamente da quanto avvenuto in altre zone.
L’asinello bianco possiede caratteristiche simili all’asino sardo, con alcune peculiarità distintive. Le sue origini non sono ancora del tutto chiare: si ipotizza che possa derivare da asini bianchi importati dall’Egitto nel XIX secolo dal Marchese di Mores Duca dell’Asinara. Un’altra teoria più affascinante racconta di un naufragio di un vascello diretto in Francia, dal quale gli asini bianchi sarebbero sbarcati sull’isola.
Attualmente, il numero di asinelli bianchi presenti sull’Asinara è stimato intorno ai 90 individui, equamente suddivisi tra i due sessi. A questi si aggiungono una trentina di esemplari a Porto Conte e alcune decine distribuite in altre località della Sardegna.
Dal punto di vista fisico, questi animali sono di piccole dimensioni, con un’altezza media al garrese di circa un metro. Presentano una testa relativamente pesante, collo corto, arti sottili ma robusti e un mantello folto. Il loro colore caratteristico è il bianco, che alla nascita appare particolarmente candido e in età adulta diventa un bianco opaco. La pelle è rosata e l’iride presenta una pigmentazione parziale, con sfumature rosa-celesti, che li rende particolarmente sensibili alla luce.
Gli asinelli bianchi dell’Asinara e della Foresta Demaniale di Porto Conte vivono in un contesto naturale, senza interventi umani, con una struttura di popolazione equilibrata tra maschi e femmine. A differenza dei cavalli, non formano gruppi stabili. Le unità sociali principali sono costituite da una femmina adulta con il puledro dell’anno, accompagnata da una o più figlie degli anni precedenti. I maschi adulti conducono solitamente una vita solitaria, ma nei mesi primaverili ed estivi si uniscono temporaneamente a gruppi più numerosi.
Gli asini sono noti per la loro capacità di adattarsi ad ambienti difficili e per la loro frugalità. Riescono a sfruttare quasi tutte le risorse vegetali disponibili, rendendosi particolarmente resistenti anche in contesti con scarsa vegetazione.
La maturità sessuale degli asinelli bianchi viene raggiunta intorno ai 18 mesi nelle femmine e ai due anni nei maschi. Gli accoppiamenti avvengono prevalentemente in primavera, anche se possono verificarsi in altri periodi dell’anno. Dopo il parto, la femmina può entrare in calore già dopo pochi giorni, e l’allattamento può avvenire contemporaneamente a una nuova gravidanza. Rispetto ai cavalli, gli asini hanno un indice di fecondità più elevato. La gestazione dura circa 12 mesi, ma in alcuni casi può superare i 380 giorni.
L’asinello bianco dell’Asinara rappresenta una straordinaria rarità faunistica della Sardegna. La sua presenza sull’isola e nei territori circostanti testimonia l’importanza della conservazione della biodiversità locale. Grazie ai programmi di tutela, questa affascinante varietà di asino continua a popolare i paesaggi selvaggi dell’Asinara e di Porto Conte, affascinando visitatori e studiosi con la sua unicità. Fonte Sardegna Foreste.

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