Lo sapevate? Che cosa significa il detto sardo “No est farra de fai ostia”?

La lingua sarda è un patrimonio di saggezza popolare, un mix di schiettezza e poesia che sa essere più tagliente di una lama affilata e più evocativa di un tramonto sul Golfo degli Angeli. E tra le sue perle di saggezza c’è un detto che merita una standing ovation: "No est farra de fai ostia".
Lo sapevate? Che cosa significa il detto sardo “No est farra de fai ostia”?
La lingua sarda è un patrimonio di saggezza popolare, un mix di schiettezza e poesia che sa essere più tagliente di una lama affilata e più evocativa di un tramonto sul Golfo degli Angeli. E tra le sue perle di saggezza c’è un detto che merita una standing ovation: “No est farra de fai ostia”.
Ora, immaginatevi un mugnaio sardo del passato, intento a setacciare la farina con occhi da intenditore. Quella buona diventerà pane fragrante, nutrimento per tutti. Ma solo la migliore delle migliori, quella più pura e incontaminata, potrà trasformarsi in ostia, qualcosa di sacro. E qui arriva il punto: se qualcuno non è “farra de fai ostia”, significa che non è proprio il massimo della bontà. Anzi, diciamo pure che il suo livello di integrità è discutibile, per non dire che ha più ombre di una strada senza lampioni.
Insomma, con questa espressione si bolla senza appello chi, per dirla in modo elegante, non è esattamente un esempio di virtù e rettitudine. Un po’ come dire: “Meglio non fidarsi troppo, che qui la farina è di scarsa qualità e il pane potrebbe venir fuori un po’… indigesto”. Ironia sarda allo stato puro.

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