Carnevale horror a Ovodda: pecore morte esibite tra la folla e un cammello trascinato con una corda

Carnevale di Ovodda: polemiche e indignazione per l’uso di animali morti e vivi. La vicenda è ormai diventata un caso politico.
Ancora una volta, la Sardegna finisce al centro di una bufera per il trattamento degli animali durante le festività tradizionali. Dopo le immagini scioccanti di “Sa Cursa de Su Puddu” di Sedilo, dove cavalieri colpiscono polli morti appesi a un filo, adesso è il turno del Carnevale di Ovodda, celebre per le sue manifestazioni folcloristiche del Mercoledì delle Ceneri.
A scatenare l’indignazione dell’opinione pubblica sono state alcune scene riprese durante l’evento: pecore morte esibite tra la folla e un cammello trascinato con una corda, costretto a camminare in mezzo ai partecipanti come un trofeo vivente. Un’immagine che ha sollevato forti proteste da parte di attivisti e associazioni animaliste, che denunciano una palese violazione delle norme sul benessere animale, oltre a questioni sanitarie e di sicurezza pubblica.
Tra le voci più critiche c’è quella dell’animalista Enrico Brizzi, che ha espresso il suo sdegno con parole dure: “Violazioni di legge sotto gli occhi di tutti: da un punto di vista sanitario, igienico e di sicurezza pubblica. Questo è uno spettacolo che solo in un film horror possiamo vedere.” Le richieste di intervento sono immediate e forti. Brizzi ha sollecitato un’azione parlamentare, chiedendo che la vicenda venga portata all’attenzione delle istituzioni per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro.
La vicenda è ormai diventata un caso politico. Sono state chieste le dimissioni del Prefetto di Nuoro e del Questore, accusati di non aver prevenuto queste gravi violazioni. Nel frattempo, è stata inviata una richiesta formale di incontro alla Presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, per affrontare la questione con urgenza.
“Davanti a queste oscenità, bisogna intervenire e in tempi rapidi perché c’è di mezzo il futuro delle nuove generazioni”, ha dichiarato Brizzi. L’episodio ha acceso un dibattito acceso tra chi difende le tradizioni locali e chi denuncia pratiche crudeli che non trovano più spazio in una società moderna. Resta da vedere se e quali provvedimenti verranno presi nei prossimi giorni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA